Sanità: l’opinione dell’esperta sulle liste d’attesa lascia ben sperare, ma per quel che riguarda il personale, urge una riforma strutturale
Le recenti innovazioni normative introdotte per affrontare il problema delle liste d’attesa nel sistema sanitario nazionale rappresentano un tentativo significativo di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari. Queste misure mirano a garantire tempi congrui per le cure, in linea con il principio di tempestività previsto dall’articolo 32 della Costituzione. Mariangela Di Giandomenico, esperta in diritto amministrativo e partner dello studio legale internazionale Orrick, sottolinea come la creazione di una piattaforma nazionale per il monitoraggio delle liste d’attesa offra una visione chiara della situazione, permettendo interventi mirati da parte delle autorità sanitarie.
Nonostante i progressi compiuti sul fronte delle liste d’attesa, Di Giandomenico evidenzia come la carenza di personale medico e paramedico rimanga un problema critico. Questa situazione è frutto di anni di sotto finanziamento e del blocco del turnover. Per risolvere tali criticità strutturali del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), l’esperta insiste sulla necessità di interventi sistemici che vadano oltre il coinvolgimento del settore privato attraverso convenzioni e partenariati pubblico-privati. È fondamentale una riforma che preveda investimenti significativi nella formazione, reclutamento e incentivazione del personale sanitario.
L’introduzione di criteri organizzativi volti a ottimizzare le risorse disponibili rappresenta un altro passo importante verso un miglioramento dell’efficienza gestionale nel SSN. L’utilizzo degli strumenti tecnologici avanzati, come algoritmi predittivi e sistemi basati sull’intelligenza artificiale per la gestione delle liste d’attesa, potrebbe ulteriormente incrementare l’efficacia del sistema. Tuttavia, Di Giandomenico avverte che tali strumenti devono essere integrati all’interno di un contesto organizzativo solido che preveda anche la standardizzazione dei protocolli clinici.
La riorganizzazione del servizio sanitario richiede una visione integrata e coordinata tra tutti gli attori coinvolti nel sistema. Senza un approccio sistemico capace di risolvere le inefficienze organizzative e garantire la sostenibilità finanziaria, le liste d’attesa continueranno a essere uno dei problemi principali della sanità pubblica italiana. Secondo Di Giandomenico è essenziale adottare un intervento complesso e multilivello che congiunga innovazione tecnologica a una riforma organizzativa supportata da adeguato sostegno finanziario per realizzare gli obiettivi stabiliti dalle recenti normative.
Mentre i passaggi intrapresi verso il miglioramento dell’accessibilità ai servizi sanitari attraverso la riduzione delle liste d’attesa sono lodabili, resta chiaro che senza una profonda riforma strutturale focalizzata sul personale non sarà possibile raggiungere gli obiettivi desiderati. La sfida ora è quella di implementare queste modifiche necessarie per assicurare un futuro sostenibile al SSN italiano.
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