Fai attenzione a questa truffa: tanti automobilisti ci cascano, ma basta tenere gli occhi aperti e notare questi ‘segnali’ per difendersi.
Al giorno d’oggi, complice anche l’avvento della tecnologia, è diventato sempre più difficile riuscire a difendersi dagli innumerevoli tentativi di truffe che migliaia di malintenzionati cercano di ordine quotidianamente ai danni di ignare vittime.
Pensiamo ad esempio alla truffa del bancomat, alla truffa del pacco, alle truffe telefoniche, al phishing e allo smishing. C’è poi un altro genere di ‘trappola’ da cui bisogna difendersi. Quella a danno degli automobilisti. A tal proposito, ce n’è una in particolare che da anni miete tantissime vittime. Ecco quali sono i ‘segnali’ per riconoscerla e schivarla.
Secondo un’indagine di Facile.it, negli ultimi dodici mesi circa 2 milioni di italiani hanno subito simili raggiri. A cadere nel mirino dei delinquenti sarebbero soprattutto gli under 35, con una percentuale superiore all’8%. In genere in questo tipo di truffe i malintenzionati farebbero credere alle vittime di aver apportato un danno alla loro auto. Di solito allo specchietto. In alternativa è piuttosto comune anche la truffa del finto tamponamento o del finto investimento di un pedone.
Nella truffa dello specchietto, che ha un’incidenza del 42%, viene simulato il suono di un vetro che si frantuma e si fa credere al malcapitato di essere lui il responsabile dell’accaduto. Quindi, viene fatta una richiesta di risarcimento in contanti, senza chiamare in causa la compagnia assicurativa che aumenterebbe l’ammontare del premio.
L’inganno del finto tamponamento è ancora più diffuso (44%) e quindi più pericoloso. Funziona più o meno allo stesso modo del precedente. In pratica, durante il parcheggio si viene tratti in inganno attraverso il rumore di un finto urto. Dopodiché il truffatore chiede un risarcimento in contanti per il danno subito alla carrozzeria. Infine, c’è la truffa del finto pedone investito, che ha colpito il 13% degli intervistati, in cui il delinquente si butta a terra simulando di essere stato urtato o addirittura tirato sotto dalla macchina della vittima.
Il dato allarmante è che solo nell’ultimo anno sarebbero stati circa 880 mila gli automobilisti vittime di truffe in auto, che hanno pagato in contanti il presunto danno. Per fortuna però c’è anche una percentuale di automobilisti che non cade nel tranello. Il 24% ha dichiarato di non fermarsi mai in questi casi, mentre il 54% chiama le autorità.
Ad ogni modo, per evitare di incorrere in simili situazione è utile osservare alcuni ‘segnali’ ben precisi. In particolare, se si riceve la richiesta di un risarcimento in contanti evitando il coinvolgimento delle compagnie assicurative si è sicuramente di fronte ad una truffa.
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