Ci sono importanti cambiamenti per quanto riguarda le scadenze fiscali del 2024: le nuove date da rispettare.
Quando si parla di scadenze fiscali è essenziale prestare massima attenzione alle eventuali variazioni che, di anno in anno possono essere stabilite. Abituarsi alla medesima scadenza non è una buona regola da seguire proprio perché potrebbero esserci modifiche sulla base di diversi fattori.
Dalle proroghe stabilite a livello nazionale, regionale o comunale al fatto che la scadenza cada di sabato o di domenica e per questo subisca in automatico uno spostamento. Cerchiamo dunque di capire, per quanto riguarda l’anno 2024, quali saranno le scadenze fiscali sulla base dei decreti attuativi della riforma fiscale ma anche del calendario. E quali saranno i lavoratori interessati dalle modifiche.
Gli stravolgimenti delle date di scadenza portano di fatto al non dover più considerare i precedenti calendari fiscali, che andranno dunque dimenticati guardando alle nuove date. Sono moltissimi, peraltro, i lavoratori interessati da queste novità, alcune positive altre meno, ed in particolare quelli con partita iva, ma non solo. L’importanza delle date di scadenza è, lo ricordiamo, legata al fatto, che occorre disporre di liquidità per poter effettuare i versamenti entro i tempi stabiliti.
Ebbene passando allo scadenziario fiscale e ai vari appuntamenti con il fisco cominciamo con la dichiarazione dei redditi la cui data ultima di presentazione, per il modello Redditi, è stata anticipata al 31 ottobre 2024. Nulla cambia invece per il 730 con scadenza fissata per il 30 settembre. Anche la dichiarazione Irap andrà presentata entro il 31 ottobre mentre l’ultimo giorno del nono mese successivo a quello relativo alla chiusura del periodo d’imposta sarà la scadenza per i soggetti Ires.
Nuova scadenza è quella del 16 dicembre, data entro la quale si potrà versare una rata ulteriore delle imposte a saldo o in acconto, per quanto riguarda i mesi da gennaio a novembre. Importanti sono le date dei versamenti a rate del primo acconto Iva: il 31 luglio, il 20 agosto, il 16 settembre, il 16 ottobre, il 18 novembre ed infine il 16 dicembre con interessi specifici per ogni rata. Il secondo acconto dell’Iva, ovvero il saldo, andrà pagato entro il 30 novembre.
Passando all’Irpef invece le rate sono diventate sette, la prima delle quali entro il 1° luglio e l’ultimo il 16 dicembre. Per i titolari di partita iva, infine, il concordato preventivo comporta nuove date di scadenza: il primo versamento andrà fatto entro il 31 luglio e la sesta rata entro il 16 dicembre 2024.
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