Cosa sta accadendo al bellissimo Castello di San Severa, da sempre monumento sulla litorale laziale amato da tantissimi.
Ancora una volta, il centrosinistra solleva dubbi e perplessità sulla gestione culturale del Castello di Santa Severa, un gioiello storico che si affaccia sul mare laziale. Nonostante la proprietà della Regione Lazio, sembra che gli sforzi per valorizzare questo sito siano insufficienti o mal diretti.
Massimiliano Valeriani, presidente della commissione trasparenza in regione, esprime la sua preoccupazione: “A oggi, tranne qualche sporadica iniziativa, non è ancora partita la stagione al Castello di Santa Severa”. Questo luogo ricco di storia rischia così di perdere il suo ruolo come polo culturale attivo e vivace.
La programmazione estiva del castello si concentra principalmente sugli eventi “libri e calici sotto le stelle”, giunti alla seconda edizione. Queste serate gratuite offrono ai visitatori l’opportunità di godere della lettura accompagnata dalla degustazione di vini locali. Sebbene l’iniziativa sia apprezzabile per la sua originalità e il contesto suggestivo in cui si svolge, essa rappresenta uno dei pochi momenti culturalmente rilevanti organizzati nel corso dell’estate. Al di là di questi incontri enogastronomici-culturali non vi è traccia di un calendario eventi più ampio o diversificato.
La mancanza di una programmazione estiva articolata e promossa adeguatamente ha spinto Valeriani a preannunciare un incontro con l’assessore competente e i vertici di LazioCrea nella commissione trasparenza. L’obiettivo è ottenere dati precisi sui visitatori del castello e comprendere quali saranno gli impegni futuri dell’amministrazione regionale per valorizzare questo patrimonio. Le aspettative sono alte soprattutto considerando i ritardi già accumulati negli anni precedenti nella gestione delle attività culturali del sito.
Nonostante le critiche ricevute, la giunta regionale sembra aver mosso alcuni passi verso una maggiore valorizzazione del Castello di Santa Severa con l’approvazione dell’atto d’indirizzo che prevede uno stanziamento complessivo significativo destinato a LazioCrea per i prossimi anni. Tuttavia, questa mossa non ha placato le voci critiche che continuano a chiedersi quando questi fondi verranno effettivamente utilizzati per rendere il castello un luogo più vivo e integrato nel tessuto culturale locale.
Il dibattito sulla gestione del Castello di Santa Severa mette in evidenza una questione più ampia relativa alla conservazione e alla fruizione dei beni culturali nella regione Lazio. Il timore espresso da Valeriani riguardo al rischio che il castello possa ridursi ad essere solo un monumento statico da osservare è condiviso da molti cittadini che negli ultimi anni hanno visto questo luogo trasformarsi in uno spazio dinamico pieno di vita grazie agli eventi fatti prima della nuova amministrazione.
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