Arriva finalmente il resoconto dell’inquietante incidente che ha colpito l’ex presidente degli U.S.A Donald Trump.
In un evento che ha scosso profondamente l’opinione pubblica americana e internazionale, Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti d’America, è stato recentemente vittima di un attentato che lo ha visto sfiorare la morte. Il proiettile sparato contro di lui durante un comizio a Butler, il 13 luglio scorso, si è fermato a soli 6 millimetri dal suo cranio.
Il dottor Ronny Jackson, deputato repubblicano del Texas ed ex medico della Casa Bianca, ha fornito dettagli inquietanti sull’accaduto attraverso una lettera aperta diffusa dall’ex presidente sul social Truth. Secondo quanto riportato da Jackson, il proiettile non solo ha mancato per poco il cranio di Trump ma ha anche causato una ferita profonda 2 centimetri nell’orecchio destro dell’ex presidente. La gravità dell’infortunio è stata tale da provocare una abbondante perdita di sangue.
Attentato a Trump: la pronta reazione e le cure
Immediatamente dopo l’attentato, il presidente Donald Trump è stato trasportato all’ospedale di Butler in Pennsylvania dove è stato sottoposto ad una serie di esami intensivi e di analisi per valutare l’estensione dei danni. Tra questi esami vi era anche una Tac cranica per assicurarsi che non ci fossero lesioni interne più gravi. Il team medico guidato da Jackson si è mobilitato rapidamente per fornire tutte le cure necessarie all’ex presidente.
Nonostante la gravità e la criticità della situazione e i momenti critici successivi all’attentato, sembra che le condizione di salute dell’ex presidente degli stati uniti d’America stia migliorando. Secondo quanto riferito dal dottor Jackson nella sua lettera aperta, la ferita sta “iniziando a rimarginarsi e a guarire nel modo corretto”. Tuttavia ci sono stati episodi di “sanguinamento intermittente” che hanno richiesto ulteriori interventi per essere tamponati.
Oltre alla cura immediata della ferita e alla gestione delle complicazioni immediate post-attentato, sono previste ulteriori valutazioni mediche per Donald Trump. In particolare verrà effettuata un’esame approfondito dell’udito dato il punto molto vicino al cranio dove il proiettile ha colpito e lasciando presupporre possibili danneggiamenti o alterazioni uditive derivanti dall’infortunio. Il dottor Ronny Jackson rimarrà al fianco dell’ex presidente offrendogli ogni assistenza necessaria durante questo delicato periodo post-incidente. L’espressione usata da Jackson nel descrivere l’accaduto come “un miracolo” che non sia stato ucciso sottolinea ulteriormente la gravità del tentativo di assassinio subìto da Donald Trump e la fortuna avuta nell’avere scampato conseguenze ancora più disastrose.