E’ arrivato dal Consiglio regionale del Lazio, l’ok alla legge sui condoni edilizi ed è subito scontro tra i vari schieramenti politici
Il Consiglio regionale del Lazio ha da poco dato il via libera a una proposta di legge che modifica le normative in materia di condoni edilizi, suscitando immediatamente un acceso dibattito tra i vari schieramenti politici. La seduta, che è stata presieduta da Antonio Aurigemma, ha visto l’approvazione della proposta con 29 voti favorevoli e 8 contrari.
Prima dell’avvio della discussione sul punto all’ordine del giorno, i consiglieri hanno voluto esprimere le loro condoglianze alla consigliera Laura Corrotti (FdI), prima firmataria della proposta e recentemente colpita da un grave lutto familiare. Anche il presidente Aurigemma si è unito al cordoglio, dimostrando la solidarietà dell’intero Consiglio.
La discussione sulla proposta di legge n. 150/2024 ha visto emergere posizioni nettamente contrapposte tra i vari gruppi consiliari. Da una parte, Claudio Marotta (Avs) ha espresso una ferma opposizione, sostenendo che la nuova normativa nasconda in realtà un ulteriore condono edilizio che rischia di avere effetti devastanti sul territorio laziale. Dall’altra parte, Angelo Tripodi (Forza Italia) ha difeso la proposta come uno strumento per dare certezze ai cittadini e permettere ai Comuni di concludere le pratiche aperte senza incidere negativamente sul Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr).
Il Movimento 5 Stelle, attraverso Adriano Zuccalà, ha criticato la mancanza di limiti nella possibilità di sanatoria prevista dalla legge, definendola ingiusta nei confronti del paesaggio e dei cittadini che hanno rispettato le norme. Mario Luciano Crea (Lista Rocca) e Marika Rotondi (FdI) hanno invece sottolineato l’importanza della legge per porre fine alle disparità di trattamento tra i cittadini e fornire risposte concrete a chi attendeva da tempo una soluzione alle proprie pratiche pendenti.
La proposta approvata mira a modificare la legislazione regionale relativa al condono edilizio del 2004. In particolare, vengono escluse dalle opere sanabili quelle costruzioni realizzate in aree su cui è stato apposto un vincolo dopo l’edificazione. Questa modifica si applicherà esclusivamente alle pratiche ancora pendenti presso gli uffici comunali. Massimiliano Valeriani (Pd) ha espresso un giudizio “ultra-negativo” sulla norma approvata accusando la maggioranza di proteggere gli interessi dei grandi gruppi a discapito delle città e del paesaggio laziale. Nonostante le diverse opinioni espresse durante il dibattito in Consiglio regionale del Lazio sulla nuova legislazione riguardante i condoni edilizi sia stata caratterizzata da momenti emotivi intensi sia da scambi dialettici accesi tra i rappresentanti dei diversi partiti politici presentati nell’assemblea legislativa regionale.
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