Terremoto all’interno del partito capitanato da Carlo Calenda: dopo le dimissioni di Costa nel mirino la linea del Leader degli ex azzurri
Il panorama politico italiano è nuovamente scosso da movimenti interni che riguardano il partito di Carlo Calenda, Azione. La recente debacle alle elezioni europee, dove il partito non è riuscito a superare la soglia di sbarramento con appena il 3,4% dei voti, ha innescato una serie di riflessioni e tensioni tra i membri.
Tra i protagonisti di questo scenario troviamo figure di spicco come Mariastella Gelmini, Enrico Costa e Giusy Versace, tutti provenienti dalle file di Forza Italia. Il loro disagio rispetto alla direzione intrapresa dal partito sembra essere palpabile. Fonti parlamentari del Terzo Polo hanno confermato l’esistenza di un malcontento che potrebbe portare ad addii significativi o persino a un ritorno alle origini per alcuni.19Nonostante le voci insistenti, i diretti interessati non hanno ancora preso una posizione ufficiale. Tuttavia, sembrano aver espresso in privato la loro richiesta per una maggiore chiarezza sulla linea politica del partito. La preoccupazione principale risiede nella possibilità che Azione possa avvicinarsi sempre più a posizioni di sinistra, allontanandosi dal centro.
Azione: la questione dell’allargamento verso sinistra non va giù a molti
La resistenza all’idea di un “campo largo” che includa alleanze con la sinistra è forte tra alcuni membri del partito. Questa prospettiva sembra essere inaccettabile per chi desidera mantenere una posizione centrista e moderata all’interno dello scenario politico italiano.
In questo contesto si inserisce la figura di Enrico Costa che ha recentemente rassegnato le sue dimissioni da vicesegretario di Azione. Nonostante Carlo Calenda abbia respinto tale decisione, Costa sembra determinato a mantenere la sua posizione. Un elemento chiave in questa vicenda è l’appello lanciato da Costa e Marattin attraverso una lettera indirizzata agli elettori sia di Azione sia di Italia Viva. L’obiettivo dichiarato era quello di superare le divisioni personalistiche in favore della creazione di un progetto politico comune orientato verso il liberalismo democratico.
Questa mossa ha suscitato reazioni contrastanti all’interno del partito, soprattutto tra gli ex renziani ora ai vertici dell’organizzazione. In risposta a queste dinamiche interne complesse e alla ricerca forse d’un nuovo equilibrio o identità politica per Azione, nella recente direzione tenutasi sabato scorso è stata nominata Francesca Scarpata come nuova vicesegretaria nazionale del partito. La situazione attuale lascia aperte molte domande sul futuro immediato e a lungo termine del partito Azione e sulla sua capacità d’attrarre o mantenere figure centralmente importante nel panorama politico italiano attuale.