Cos’è e come funziona, ma soprattutto come difendersi, dalla cosiddetta truffa dei taxi collettivi che sta colpendo Fiumicino.
A Fiumicino, l’ingegnoso sistema di raggruppare turisti diretti verso la stessa destinazione sembra una soluzione pratica per ottimizzare il servizio taxi, data la scarsità di veicoli disponibili.
Questo metodo, apparentemente vantaggioso sia per i passeggeri che attendono meno sia per i tassisti che massimizzano le corse, nasconde tuttavia una trappola non da poco. I viaggiatori, attratti dalla prospettiva di condividere il tragitto e quindi il costo della corsa, si ritrovano invece faccia a faccia con una realtà ben diversa.
Truffa taxi collettivi a Fiumicino: attenzione alla truffa
Il cuore del problema risiede nella reinterpretazione illegale della tariffa fissa da parte di alcuni autisti. Invece di dividere equamente la somma tra tutti i passeggeri del gruppo raccolto casualmente all’aeroporto, questi tassisti applicano la tariffa fissa individualmente a ciascuno dei viaggiatori. Di conseguenza, ciò che doveva essere un vantaggio collettivo si trasforma in un esborso quadruplicato ingiustificato e illegale. Una situazione ancor più grave considerando che molti dei turisti coinvolti sono stranieri e potrebbero non essere consapevoli delle tariffe ufficialmente stabilite.
Un altro aspetto preoccupante riguarda la resistenza mostrata da alcuni conducenti nei confronti dell’accettazione dei pagamenti tramite Pos. Questo atteggiamento ostile verso le carte di credito/debito sembra rivelare un chiaro intento: evitare qualsiasi forma di tracciabilità delle transazioni effettuate. Il contante rimane dunque il metodo preferito da questi autisti disonesti, poiché garantisce loro un maggior grado di anonimato e rende più complesso collegare le somme incassate alle corse effettivamente svolte.
La gravità della situazione ha spinto Aeroporti di Roma (AdR) ad agire tempestivamente segnalando gli episodi fraudolenti alle autorità competenti. Nonostante AdR non possieda poteri diretti in materia sanzionatoria o regolatoria sul servizio taxi – competenze attribuite al Campidoglio – l’ente ha dimostrato grande impegno nel contrastare l’illegalità attraverso varie iniziative volte a proteggere i consumatori e garantire trasparenza e legalità nel servizio offerto ai turisti.
In risposta alla problematiche emerse, sono state adottate diverse misure anti-illegalità: dall’introduzione di nuovi sistemi gratuiti per chiamate destinate ai tassisti all’implementazione di percorsi specificamente studiati per salvaguardare i clienti dagli abusivi, dall’aumento del personale presente agli stalli dei taxi all’applicazione del daspo nei confronti degli autisti colti in flagrante violazione delle norme vigenti. Tali azioni rappresentano un passo importante verso il ripristino della fiducia nel servizio taxi presso uno degli scali europei più premiati negli ultimi anni.