Luoghi di lavoro, deviazioni, strade chiuse: tutto quello che c’è da sapere sull’apertura del cantiere per il Centro Archeologico Monumentale.
Stanno per iniziare i lavori di riqualificazione di via di San Teodoro. Oltre sette chilometri di sampietrini che collegano l’area del Campidoglio con quella del Circo Massimo, rappresentando una delle più belle (e sottovalutate) passeggiate nel cuore di Roma. Il cantiere fa parte della realizzazione del progetto “CArME”, centro archeologico monumentale, lanciato un anno fa dalla giunta Gualtieri.
Gli operai si sono messi all’opera da lunedì 15 luglio, ma saranno ancora “solo” attività propedeutiche e di allestimento del cantiere. Ci vorranno circa cinque mesi per concludere e durante questo periodo l’amministrazione varierà di volta in volta le modalità di sosta e viabilità nel quadrante: riguarderanno Vico Jugario, piazza della Consolazione, Foro Romano e via dei Fienili.
Sono 300mila i sampietrini interessati dall’intervento di riqualificazione, con un investimento pari a 2 milioni di euro “Il progetto è di grande spessore, oltre a migliorare la fruizione turistica, punta a dare vita a un nuovo spazio pubblico, è un patrimonio per la città, un ottimo esempio di dialogo tra Istituzioni”, aveva commentato l’assessora ai lavori pubblici Ornella Segnalini, presentando il progetto a fine 2023.
La riqualificazione di via di San Teodoro segna un capitolo significativo nella storia urbana di Roma, una città dove il passato e il presente si intrecciano in maniera unica. Questo progetto non è solo un intervento infrastrutturale, ma rappresenta anche una riflessione più ampia sul valore del patrimonio storico e sulla sua conservazione. Via di San Teodoro, con i suoi oltre sette chilometri di sampietrini che creano un suggestivo collegamento tra l’area del Campidoglio e quella del Circo Massimo, è testimone silenziosa della storia millenaria della Capitale.
L’impegno dell’amministrazione comunale nella realizzazione di questo intervento dimostra una consapevolezza crescente riguardo l’importanza della tutela e valorizzazione dei luoghi storici come veicoli per promuovere la cultura e sostenere lo sviluppo urbano sostenibile. L’intervento su via di San Teodoro diventa così simbolo di come sia possibile coniugare rispetto per la tradizione e innovazione nel tessuto urbano romano.
Questo progetto rappresenta dunque non solo un miglioramento infrastrutturale ma anche uno stimolo alla riflessione su come gestire il patrimonio storico-architettonico in chiave contemporanea. È evidente che ogni azione volta alla conservazione ed alla valorizzazione dei beni culturali contribuisce significativamente all’identità collettiva e al benessere sociale, rendendo le città luoghi più vivibili ed inclusivi. La riqualificazione di via di San Teodoro si inserisce perfettamente in questa visione, promettendo di restituire ai cittadini romani ed ai visitatori uno spazio pubblico rinnovato dove storia e bellezza convivono armoniosamente.
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