Lega: dal punto di vista del bilancio la Lega Nord, ha fatto registrare ricavi per 1,2 mln e tra i finanziatori c’è anche Giorgetti
La situazione finanziaria della Lega Nord continua a destare interesse e preoccupazione all’interno del panorama politico italiano. Il recente bilancio depositato dall’ex tesoriere Giulio Centemero getta luce su alcuni aspetti chiave delle finanze del partito.
Il documento rivela che la Lega Nord ha generato ricavi per un totale di 1,2 milioni di euro nell’ultimo anno. Questi provengono principalmente da erogazioni liberali e dalla partecipazione al meccanismo del 2X1000. Le erogazioni liberali ammontano a 562 mila euro mentre quelle derivanti dal 2X1000 raggiungono i 439mila euro. A questi si aggiungono ulteriori 200mila euro provenienti da associazioni, partiti e movimenti politici vari.
Bilancio Lega Nord: il peso del debito si fa comunque sentire
Nonostante i ricavi ottenuti, il bilancio evidenzia una voce preoccupante: “altri debiti” per un totale di oltre 18 milioni di euro (18.074.612,63). Questo importo rappresenta il debito residuo della Lega Nord legato alla condanna ricevuta dal tribunale di Genova per la truffa dei rimborsi elettorali avvenuta tra il 2008 e il 2010. Inizialmente quantificato in circa 49 milioni di euro, questo debito è stato ridotto grazie alle somme già sequestrate sui conti correnti del partito.
Tra gli elementi più interessanti emersi dal bilancio ci sono i nomi dei principali finanziatori individuali della Lega Nord. Tra questi spiccano figure storiche come Roberto Calderoli con un contributo di 6mila euro e Giancarlo Giorgetti che ha versato ben 36mila euro al partito. Anche Gianantonio Da Re figura tra i donatori con una somma pari a 24mila euro, nonostante sia stato espulso dalla Lega di Salvini lo scorso marzo.
Interessante notare come la vecchia guardia leghista continui a supportare finanziariamente sia la Lega Nord sia la nuova incarnazione del movimento sotto Salvini (“Lega per Salvini premier”). Calderoli ad esempio ha contribuito con cifre significative ad entrambe le entità (6mila verso la vecchia e ben trentamila verso la nuova). La stessa “Lega per Salvini premier” ha girato alla sua antenata politica una somma non indifferente pari a centosettantacinquemila euro. Questo complesso intreccio finanziario dimostra come all’interno della galassia leghista vi sia ancora un forte legame con le radici storiche del movimento nonostante le evidenti sfide economiche poste dall’eredità dei debiti passati.