Il Ministro Schillaci ha dato l’annuncio di un importante passo avanti fatto nel comparto salute con un investimento di 50 mln di euro
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato un importante passo avanti nel campo della sanità digitale durante un evento tecnico a Genova, propedeutico al G7 Salute di ottobre ad Ancona. Si tratta di un progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che vede l’investimento di 50 milioni di euro per lo sviluppo di una specifica infrastruttura basata sull’intelligenza artificiale.
Questa innovazione sarà implementata principalmente nelle Case di comunità con l’obiettivo primario di supportare i professionisti sanitari nelle attività diagnostiche e nel monitoraggio dei pazienti cronici, oltre a promuovere tra i cittadini azioni preventive ed educative in ambito sanitario.
Durante il suo intervento, Schillaci ha messo in evidenza come l’innovazione rappresenti una leva fondamentale non solo per la prevenzione ma anche per garantire un invecchiamento attivo e in salute. Ha citato esempi concreti dell’eccellenza italiana nel campo biomedico, come il prototipo di piede artificiale bio-ispirato presentato dall’Istituto Italiano di Tecnologia. Queste innovazioni hanno un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone anziane, permettendo loro di mantenere uno stile vita attivo che contribuisce positivamente alla loro salute generale.
L’intelligenza artificiale sta già dimostrando il suo vasto potenziale nel settore sanitario, soprattutto nella diagnosi attraverso immagini mediche. Secondo Schillaci, questa tecnologia può offrire un supporto prezioso ai professionisti del settore anche in altre aree come la prevenzione e l’assistenza. Il progetto Pnrr affidato ad Agenas mira a facilitare i processi assistenziali territoriali attraverso l’A.I., migliorando così accessibilità, personalizzazione delle cure e efficienza del sistema sanitario nazionale.
Il Ministro ha sottolineato l’importanza dell’unione tra scienza ed etica nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella medicina. È essenziale che questa tecnologia sia vista come uno strumento a supporto dei medici e degli operatori sanitari senza sostituirsi alla loro competenza professionale. In questo modo si garantisce che il ruolo centrale rimanga sempre quello umano all’interno dei processi decisionali medici.
Schillaci ha poi evidenziato gli sforzi compiuti dall’Italia nell’avanzamento della digitalizzazione nel settore sanitario. Grazie alla rimodulazione del Pnrr è stato possibile aumentare gli investimenti nello sviluppo dei servizi di telemedicina; ciò è particolarmente rilevante nell’assistenza domiciliare agli over 65 e nella gestione delle patologie croniche a livello territoriale. Inoltre, è prevista la creazione imminente di un portale dedicato alla diffusione degli strumenti telemedici tra cittadini e operatori sanitari. Queste misure rappresentano passaggi cruciali verso una medicina più personalizzata e precisa che migliora non solo la qualità dell’assistenza ma anche le relazioni tra medici e pazienti favorendo così una maggiore aderenza alle terapie prescritte.
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