Truffa ai danni di persone anziane. Le vittime non sono cadute nella trappola. In cosa consiste il raggiro e come fare per difendersi.
Un’ondata di truffe telefoniche ha colpito duramente la popolazione anziana in diverse regioni d’Italia. Il modus operandi dei criminali è subdolo e crudele poiché sfrutta la vulnerabilità e i sentimenti di paura delle vittime designate.
Fingendosi rappresentanti delle forze dell’ordine riescono a guadagnare la fiducia dei malcapitati per poi sottrarre ingenti somme di denaro o beni preziosi. Il copione della truffa, in linea di massima, è sempre lo stesso. Prendono di mira un anziano (poiché pensano che sia più sprovveduto) e carpiscono quante più informazioni personali possibili. Avviano una telefonata e si presentano come ufficiali dei carabinieri.
L’interlocutore informa la vittima di un presunto pericolo imminente che riguarda un loro familiare. La storia inventata può variare; tuttavia, il parente in questione sarebbe coinvolto in un grave incidente o in problemi legali. Per toglierlo dai guai si richiede un immediato pagamento.
Truffa sventata da anziane signore in gamba: cosa è accaduto
Un’anziana signora di Ancona è stata contattata da un finto maresciallo dei Carabinieri. Secondo “Il Redto del Carlino”, l’uomo avrebbe fatto riferimento al marito della vittima della truffa, scomparso 18 anni fa prima, nel 2006. La donna di 85 anni non si è fatta raggirare e ha prontamente interrotto la comunicazione. I truffatori non hanno desistito e hanno chiamato una seconda volta, facendo rumore in sottofondo per dare l’impressione di trovarsi in una vera caserma.
“Se non ve la smettete chiamo io le forze dell’ordine” – ha detto l’anziana non lasciandosi raggirare dagli stratagemmi fraudolenti. Lei stessa ha allertato un’amica di una palazzina vicina. Anche a lei, casualmente, era stato chiesto denaro con la stessa modalità (circa 4mila euro) per togliere dai guai il figlio voinvolto in un incidente (che in realtà non era mai avvenuto). Entrambe le anziane non si sono fatte ingannare.
Il modo migliore per difendersi da tali attacchi è l’informazione. Per questo motivo il sindaco di Ancona Daniele Silvetti e il questore Cesare Capocasa hanno diffuso delle lettere indirizzate alle persone più in avanti con l’età per metterle in guardia sulle tipologie di truffe più gettonate.
Tra le raccomandazioni principali vi sono:
- Non fidarsi mai di chiamate inaspettate che richiedono denaro o beni di valore.
- Verificare sempre l’identità dell’interlocutore chiamando direttamente la stazione dei carabinieri o il numero di emergenza 112.
- Informare immediatamente familiari o amici di fiducia in caso di chiamate sospette.