Confeuro alza la voce sulla questione caporalato e denuncia: “violenze su braccianti da condannare, fare chiarezza”
La lotta contro il caporalato rimane una priorità imprescindibile nella tutela dei diritti umani nel settore agricolo. Un tema caldo che in queste ore torna sotto i riflettori per via della denuncia di Confeuro.
La Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo (Confeuro) esprime una ferma condanna nei confronti degli eventi accaduti nelle Langhe, provincia di Cuneo, dove un gruppo di circa cinquanta braccianti sarebbe stato sottoposto a violenze fisiche e sfruttamento lavorativo da parte dei cosiddetti caporali. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, questi lavoratori avrebbero operato in condizioni precarie e al di fuori della legalità. Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha definito tali fatti come “disumani” e “di una gravità inaudita”, sottolineando la violazione dei diritti fondamentali dell’individuo.
Da anni Confeuro si impegna nella denuncia di questa forma moderna di schiavitù che affligge il settore agricolo. Il presidente Tiso ricorda come la confederazione abbia sempre sollecitato le istituzioni a prestare maggiore attenzione al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento illecito dei lavoratori. La recente tragedia delle Langhe segue altri episodi preoccupanti come la morte di Satnam Singh in terra pontina, dimostrando quanto sia urgente e necessario intervenire con azioni concrete contro queste pratiche illegali.
L’appello lanciato da Confeuro alle autorità non si limita alla sola richiesta di fare chiarezza sugli eventi delle Langhe, ma si estende alla necessità di indagare sul ruolo dei caporali e sulle eventuali responsabilità degli imprenditori proprietari dei vigneti coinvolti. È essenziale che Ispettorato del Lavoro e ministero competente intensifichino i controlli sul territorio per prevenire ulteriormente il fenomeno dello sfruttamento lavorativo. La repressione contro il caporalato deve essere ferma e intransigente per proteggere i diritti dei lavoratori più vulnerabili.
Il presidente Tiso rinnova l’invito a un impegno più deciso da parte delle istituzioni nel contrastare il caporalato attraverso un aumento significativo dei controlli sul territorio. È fondamentale che ogni forma di lavoro illegale venga prontamente identificata e sanzionata per garantire condizioni dignitose a tutti i lavoratori agricoli. Solo attraverso una collaborazione efficace tra entità governative ed organizzazioni come Confeuro sarà possibile eradicare questo fenomeno dannoso per l’economia legale e per la società nel suo complesso.
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