Sulla questione del caporalato, trovato l’accordo tra l’Agea e l’Inps per rafforzare i controlli sul territorio
Il fenomeno del caporalato, una piaga sociale che affligge il settore agricolo italiano, è da tempo al centro dell’attenzione delle istituzioni che cercano di arginarlo attraverso misure sempre più efficaci. L’ultima novità in questo ambito è rappresentata dall’accordo tra Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) e Inps, finalizzato a rafforzare i controlli e a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
Il Decreto Legislativo sull’agricoltura ha dato il via alla creazione di una banca dati inter-operativa tra Inps e Agea. Questo strumento permetterà di sviluppare una strategia congiunta contro il caporalato, grazie alla condivisione di dati precisi e certificati sulle aziende agricole. La collaborazione prevede anche la creazione di una piattaforma geospaziale avanzata, che utilizzerà algoritmi di intelligenza artificiale per individuare elementi di rischio legati allo sfruttamento lavorativo.
Agea avrà un ruolo cruciale nell’ambito dell’accordo, mettendo a disposizione dati dettagliati sulle aziende agricole italiane. Queste informazioni saranno fondamentali per alimentare la banca dati comune e permettere agli altri enti coinvolti nel contrasto al caporalato di verificare le informazioni relative alle coltivazioni, agli allevamenti e alle particelle catastali interessate.
L’utilizzo della tecnologia sarà un pilastro fondamentale della nuova strategia contro il caporalato. Grazie alla mappatura delle serre, delle baraccopoli e degli allevamenti effettuata da Agea mediante telerilevamento satellitare, sarà possibile identificare con precisione le aziende coinvolte nello sfruttamento dei lavoratori. Quest’attività innovativa dimostra come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nella lotta contro fenomeni illegali complessi.L’intensificazione dei controlli prevista dal nuovo accordo tra Agea e Inps si tradurrà in azioni concrete sul campo. Nel 2023 l’Inps ha già annullato oltre 27mila contratti irregolari nel settore agricolo grazie a ispezioni mirate. L’obiettivo è quello di estendere ulteriormente queste attività ispettive grazie alla sinergia operativa instaurata con Agea, garantendo così un monitoraggio più efficace del fenomeno su tutto il territorio nazionale.
La lotta al lavoro nero passa anche attraverso la promozione di un welfare inclusivo che garantisca diritti ai lavoratori migranti spesso vittime del caporalato. Sportelli multilingua presso gli Ispettorati Territoriali dell’Inps sono solo uno degli strumenti messi in campo per sensibilizzare i lavoratori sui loro diritti e doveri nonché sui rischi dello sfruttamento lavorativo. L’accordo tra Agea e Inps segna quindi un passaggio importante nella battaglia contro lo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo italiano. Attraverso la sinergia operativa tra entità diverse ma complementari si punta ad eradicare definitivamente questo fenomenoSocio-economicamente dannoso.
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