Roma non smette di stupire e continua a farlo in un luogo misterioso ricco di storia, in grado di impressionare tutti i turisti.
La Città Eterna è uno dei luoghi del mondo più affascinanti e ricchi di storia, in grado di stupire turisti di ogni nazionalità e cultura. Centro nevralgico della cristianità e della cultura italiana ed europea, Roma ha visto nei secoli un susseguirsi di stili e popolazioni che he hanno influenzato il carattere e l’aspetto come lo conosciamo oggi.
La magia di Roma è stata evocata nel corso dei secoli dalla penna di poeti, scrittori, artisti immortali. I grandiosi monumenti della Capitale, ne delineano il profilo e la rendono la città con la più alta concentrazione di beni storici, archeologici e architettonici al mondo.
Il suo centro storico, è il frutto della sovrapposizione di quasi tre millenni di storia dell’uomo. Nel 1980, difatti, il nucleo di Roma è stato inserito all’interno della lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, confermando la sua unicità e maestosità nel mondo.
Roma e i suoi misteri: il luogo che impressiona tutti i turisti
La Città Eterna vanta un numero illimitato di luoghi affascinanti e misteriosi, in cui immergersi nella storia millenaria di Roma. Tra questi, il ninfeo di Egeria evoca leggende e racconti fantastici, in grado di stupire i visitatori di ogni età. Si tratta di un sito archeologico collocato all’interno del Parco regionale dell’Appia antica, nella valle della Caffarella. L’edificio originario, di cui sono rimaste solo alcune rovine, era dedicato alla Ninfa Egeria, una delle divinità minori legate alle sorgenti e ai corsi d’acqua.
Secondo la leggenda, la ninfa era legata sentimentalmente a Numa Pompilio, il re sabino successore di Romolo, il quale incontrava in questo luogo per ispirargli leggi e ordinamenti religiosi per Roma. L’edificio consisteva in una grande stanza rettangolare, con una nicchia centrale nel fondo e tre nicchie più piccole in entrambe le pareti laterali. L’interno era riccamente rivestito di marmi pregiati, tra cui un materiale proveniente dalla Tessaglia.
Dalla nicchia in fondo, quella più visibile oggi, sgorgava l’acqua della fontana. Quest’ultima veniva captata da una sorgente acidula della zona e condotta fino alla fontana da un acquedotto sotterraneo. Ancora oggi il luogo evoca momenti romantici, leggende immortali e amori eterni in cui crogiolarsi.