Sicurezza online: oscurati 2000 contenuti online. Si tratta di una collaborazione internazionale senza precedenti
In un’epoca in cui la sicurezza informatica e la lotta contro i contenuti illeciti online rappresentano una delle principali sfide per le società moderne, un’operazione di portata europea ha segnato un importante passo avanti nella battaglia contro il negazionismo e il suprematismo. Coordinata da Europol, l’agenzia dell’Unione Europea dedicata al contrasto della criminalità transnazionale, l’operazione “Rad-Referral Action Day against antisemitism” ha visto la partecipazione attiva della Polizia di Stato italiana insieme alle forze dell’ordine di altri 17 Paesi.
L’iniziativa è stata guidata dall’Unità di riferimento per Internet dell’Unione Europea (Eu Iru), che ha orchestrato gli sforzi congiunti delle forze dell’ordine dei diversi Paesi membri. L’obiettivo era chiaro: individuare e rimuovere dalla rete ogni forma di contenuto caratterizzato da toni negazionisti e suprematisti. La collaborazione tra le autorità nazionali e i principali fornitori di servizi online si è rivelata cruciale per raggiungere risultati significativi in questo ambito.
Obiettivi e risultati dell’operazione
La Polizia di Stato italiana ha giocato un ruolo fondamentale nell’operazione, grazie all’impegno degli operatori del servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica. Queste unità specializzate hanno operato con competenze esclusive nel settore del contrasto al terrorismo online, dimostrando ancora una volta l’eccellenza italiana in questo campo. La direzione centrale della polizia di prevenzione ha fornito un contributo decisivo alla riuscita dell’iniziativa.
L’attività si è concentrata sulla rimozione dei contenuti illegali legati all’Hate Speech, alla negazione dell’Olocausto e alla glorificazione della violenza contro la comunità ebraica. L’intento era quello di assicurare che le piattaforme online rispettassero le normative europee contro la discriminazione razziale. Il contesto geopolitico internazionale attuale, caratterizzato da tensioni crescenti, ha reso questa operazione ancora più urgente.
In totale sono stati identificati circa 2.000 contenuti illeciti destinati alla rimozione. Tra questi, circa 160 URL erano associati principalmente a profili social o app di messaggistica privata utilizzate come veicoli per diffondere ideologie estremiste o addirittura jihadiste.
Alla realizzazione dell’operazione hanno contribuito non solo gli Stati membri dell’UE ma anche paesi extra-europei come Albania, Bosnia-Erzegovina e Ucraina. Questa vasta coalizione internazionale dimostra quanto sia sentita la necessità di agire congiuntamente contro minacce che non conoscono confini nazionali.
L’esito positivo dell'”Action Day against antisemitism” rappresenta una vittoria importante nella lotta contro il cyberterrorismo e i discorsi d’odio online. Grazie a queste azioni coordinate su scala europea ed internazionale si apre una nuova strada verso un internet più sicuro dove rispetto ed inclusività sono valori non negoziabili.