L’Unione Europea ha avviato un’indagine legata al periodo della pandemia da Covid-19, e in particolare agli aiuti.
In questo contesto dinamico e incerto, gli occhi sono puntati sulla Commissione Europea che dovrà bilanciare le esigenze immediate delle compagnie colpite dalla crisi sanitaria globale con i principi fondamentali del mercato interno europeo basati sulla concorrenza leale e sull’integrità economica dell’Unione.
La Commissione Europea ha dato il via a un’indagine dettagliata per esaminare la conformità degli aiuti di Stato forniti dal governo tedesco alla Deutsche Lufthansa AG, in risposta alle difficoltà finanziarie scatenate dalla pandemia di Covid-19. Questo intervento mira a valutare se la ricapitalizzazione da 6 miliardi di euro rispetti le normative europee sugli aiuti di Stato.
Nel giugno del 2020, in piena emergenza sanitaria globale, la Commissione Europea aveva approvato un pacchetto di sostegno finanziario destinato a Lufthansa. Questo pacchetto era parte delle misure eccezionali adottate per sostenere l’economia europea colpita dalla pandemia. La ricapitalizzazione prevedeva una componente azionaria e due componenti di strumenti ibridi: Silent Participation I e II, con lo scopo primario di rafforzare la situazione patrimoniale della compagnia aerea tedesca.
Per accedere agli aiuti, Lufthansa ha dovuto accettare una serie di condizioni stringenti volte a garantire una concorrenza equa nel mercato interno e a limitare distorsioni economiche. Tra queste, il divieto di distribuire dividendi e restrizioni sulla remunerazione dei dirigenti erano misure dirette a concentrare le risorse finanziarie sul recupero aziendale. Inoltre, l’obbligo per Lufthansa di cedere fino a 24 slot giornalieri negli hub principali come Francoforte e Monaco rappresentava un tentativo significativo di preservare la competitività nel settore del trasporto aereo.
Il recente annullamento da parte del Tribunale dell’Unione Europea della decisione della Commissione solleva interrogativi sulla legittimità degli aiuti concessi. La sentenza evidenzia potenziali incongruenze con il quadro temporaneo adottato per gli aiuti statali durante la crisi Covid-19, mettendo in discussione l’adeguatezza delle condizioni imposte alla compagnia tedesca.
Alla luce della decisione del Tribunale, si apre ora una fase cruciale che vedrà la Commissione Europea impegnata in un’esame più scrupoloso della misura adottata dallo Stato tedesco. Quest’indagine rappresenta non solo un passaggio chiave per determinare la compatibilità degli aiuti con le regole europee ma anche un momento decisivo che potrebbe definire nuovi parametri nell’erogazione dei sostegni statali alle imprese colpite da crisi senza precedenti come quella scaturita dalla pandemia.
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