Il Papa dopo la pausa estiva di riposo, si prepara per il viaggio a settembre in Belgio termina visita allo stadio di Bruxelles
Il prossimo 29 settembre, lo stadio Re Baldoino di Bruxelles diventerà il cuore pulsante della fede cattolica, ospitando la messa conclusiva della visita di Papa Francesco in Belgio. Questo evento, che segnerà l’ultimo giorno del viaggio apostolico del Pontefice nel paese e in Lussemburgo, promette di essere un momento di profonda spiritualità e comunione, trasmesso in diretta a fedeli di tutto il mondo.
La scelta dello stadio Re Baldoino come luogo per la celebrazione non è casuale ma simboleggia l’importanza e la portata globale dell’evento. I Vescovi del Belgio hanno sottolineato come questa messa rappresenti un punto culminante del viaggio apostolico del Papa nel loro paese, evidenziando l’intenzione di raggiungere non solo i fedeli presenti fisicamente ma anche quelli che parteciperanno attraverso i mezzi di comunicazione da ogni angolo del globo.
Un momento particolarmente toccante della messa sarà la beatificazione della Carmelitana Anna di Gesù. La sua figura storica si lega indissolubilmente alla riforma dell’ordine dei Carmelitani avviata da Teresa d’Avila, della quale fu stretta collaboratrice. La sua missione religiosa l’ha vista impegnata in diverse città europee tra cui Madrid, Parigi e ovviamente Bruxelles dove concluse i suoi giorni nel 1621. La sua opera fondamentale nella fondazione dei monasteri carmelitani a Lovanio e Mons verrà così riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa cattolica durante questo evento.
La celebrazione assume un significato ancora più profondo poiché coincide con la Giornata mondiale annuale del migrante e del rifugiato nella Chiesa cattolica. Il tema scelto dal Papa per quest’anno – “Dio prende la strada con il suo popolo” – risuona particolarmente con lo spirito dell’iniziativa “In viaggio con la Speranza”, motto che accompagnerà tutta la visita papale in Belgio. Questo tema mette in evidenza l’impegno della Chiesa nell’accoglienza e supporto ai migranti e rifugiati, sottolineando una volta ancora il messaggio universale d’amore e speranza portato dal Pontefice.
Riflettendo l’universalità della Chiesa cattolica ma anche la diversità culturale del Belgio, la messa sarà celebrata in più lingue. Questo dettaglio non è solo un gesto simbolico ma una necessità pratica per permettere a tutti i fedeli presenti – provenienti da diverse parti del mondo – di partecipare pienamente al rito sacro. I Vescovi belgi hanno espresso grande entusiasmo per questa caratteristica dell’evento, considerandola una testimonianza tangibile dell’unità nella diversità che caratterizza tanto il cristianesimo quanto lo spirito europeo.
L’appuntamento quindi è fissato: il 29 settembre allo stadio Re Baldoino si celebrerà non solo una pagina importante nella storia religiosa contemporanea ma anche un momento significativo per milioni di credenti globalmente collegati nell’affermare valori universali quali speranza, accoglienza e solidarietà.
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