Tè in bottiglia, quando scoprirai quello che c’è dentro non lo comprerai mai più: meglio farlo in casa

Vuoi sapere cosa stai davvero bevendo? Quando scoprirai quello che c’è dentro il tè in bottiglia probabilmente non lo comprerai più.

Si tratta della bevanda estiva per eccellenza ed è tra le più consumate in assoluto in tutto il mondo. Il tè è infatti tra le bevande analcoliche più variegate e conosciute, oltre ad essere tra quelle maggiormente commercializzate.

Tè in bottiglia cosa c'è dentro
Ecco che cosa c’è nel tè in bottiglia – Lazio5stelle.it

Nei momenti più caldi delle giornate estive un bicchiere di questa deliziosa bevanda può essere visto come un’oasi del deserto, ma siamo sicuri di ciò che stiamo bevendo? Scopriamo insieme quello che c’è dentro il tè in bottiglia. Spoiler: forse non ti piacerà.

Cosa c’è davvero dentro il tè in bottiglia

In una recente indagine alcuni ricercatori hanno indagato le qualità di alcuni tè selezionati. Si tratta di un campione di 14 tè freddi acquistabili presso discount e supermercati. I risultati della ricerca ha preso in considerazione alcuni criteri, come la presenza di  caffeina, di dolcificanti, di zucchero e di eventuali sostanze contaminanti. I risultati hanno evidenziato la quasi assenza di caffeina. Un indizio che dimostra la bassissima quantità di foglie di tè presente nel ciclo di produzione. In media la quantità di caffeina registrata è stata di 3,9 milligrammi.

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I risultati della ricerca parlano chiaro – Lazio5stelle.it

Al contrario, è stata registrata una rilevante quantità di zuccheri. In ogni decilitro sono stati rilevati in media circa 7,6 grammi di zucchero. In una bottiglia da mezzo litro di tè, quindi, sono presenti circa 40gr di zucchero, corrispondenti a 9 zollette. Una quantità che ammonta a circa la metà della dose di zuccheri giornalieri consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le conseguenze per la salute in questo caso possono essere molto gravi, come l’insorgenza del diabete o di obesità.

Risultati negativi anche per i prodotti a “zero zuccheri”. In questo caso l’ingrediente pericoloso è il dolcificante artificiale. In circa la metà dei tè presi in esame è stato registrato un alto livello di sostanze rebaudioside A e rabaudioside C. Queste, sono ricavate dalle foglie della stevia, le quali possiedono un grande potere dolcificante. Un loro consumo eccessivo può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Tuttavia, non ci sono solo notizie negative. Esistono infatti prodotti di buona qualità anche se venduti al supermercato. Tra i migliori tè freddi spicca infatti il “ nero biologico Earl Grey” di Coop Naturaplan. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla minima quantità di zuccheri presenti e una grande quantità di caffeina superiore alla media.

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