In un clima politico sempre più acceso, le dichiarazioni di Vittoria Baldino, del Movimento 5 Stelle a Montecitorio, non passano inosservate.
Dopo l’ennesima conferma arrivata dalle elezioni europee, sul forte predominio delle correnti di destra sull’attuale panorama politico internazionale, la parlamentare del Movimento 5 Stelle Vittoria Baldino punta il dito contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il suo modo di gestire la gioventù del suo partito, Fratelli d’Italia. Secondo la Baldino, i giovani aderenti alla sezione giovanile di Fratelli d’Italia infatti, sarebbero solo “vittime” delle influenze negative esercitate dai loro leader politici, che li finiscono per plasmarli a loro immagine e somiglianza.
La critica più aspra lanciata dalla parlamentare del Movimento, riguarda in primis l’approccio generale che la Meloni avrebbe nei confronti dei temi sensibili come il fascismo e l’antisemitismo. L’accusa della Baldino verso la Premier è quella di minimizzare troppo comportamenti e simbologie gravemente allarmanti, definendole di “folklore” o “macchiettismo”, termini che secondo la stessa Baldino sminuirebbero la gravità delle azioni.
Fanpage: il ruolo dell’educazione politica condizionano i giovani di FdI
La deputata del Movimento 5 Stelle enfatizza l’importanza dell’educazione politica basata sul rispetto delle idee altrui e sulla condanna della violenza sotto qualsiasi forma. La Baldino altresì fa riferimento a specifici episodi, in cui alcuni membri della maggioranza, avrebbero manifestato comportamenti violenti nei confronti dell’opposizione, mettendo in discussione i valori che dovrebbero essere trasmessi ai giovani militanti.
Vittoria Baldino poi, non risparmia accuse dirette proprio alla presidente del Consiglio: dalla scelta dei vertici istituzionali, alle nomine nepotistiche all’interno del governo e nelle aziende pubbliche. Queste azioni da molti sono viste come contraddittorie, rispetto agli annunciati principi meritocratici su cui si fonda l’etica politica promossa da Fratelli d’Italia.
Un altro punto sollevato dalla vicecapogruppo M5S riguarda una presunta gestione discutibile dei fondi destinati al servizio civile universale, da parte delle sezioni giovanili di Fratelli d’Italia. Questa accusa apre ulteriori interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità nella gestione delle risorse pubbliche da parte dei partiti facenti parte della maggioranza di governo. Le dichiarazioni di Vittoria Baldino finiscono con il gettare ombre significative sulle dinamiche interne a Fratelli d’Italia e sulle responsabilità educative che i leader politici dovrebbero assumersi nei confronti dei più giovani. Le accuse mosse dalla parlamentare 5 Stelle richiedono attente e profonde riflessioni, sul ruolo degli adulti nella crescita delle nuove generazioni attraverso esempi positivi e valori condivisi.