Calenda critica il modello d’oltralpe: “no fronte popolare alla francese, sì intesa su scuola, sanità e salari”
In un’intervista rilasciata a ‘La Repubblica’, Carlo Calenda, leader di Azione, ha espresso la sua visione sullo stato attuale e le prospettive future del centrosinistra italiano. Con una critica aperta alla strategia adottata in Francia contro Marine Le Pen, Calenda propone un percorso alternativo basato su temi concreti come scuola, sanità e salari.
Calenda ha esordito sottolineando l’inadeguatezza di replicare in Italia l’alleanza politica forgiata in Francia per contrastare l’ascesa di Marine Le Pen. “Non ha senso parlare oggi, qui, di fronte unitario: prima bisogna recuperare gli elettori che non ci votano più perché si sono sentiti traditi dai governi progressisti”, ha dichiarato il leader di Azione. Questa posizione emerge da una riflessione sulle differenze sostanziali tra i due Paesi, non solo in termini di sistema elettorale ma anche riguardo alle dinamiche sociali e politiche.
Un nuovo approccio basato su tematiche chiave
Lontano dall’idea di un fronte comune basato sulla mera opposizione a una forza politica avversaria, Calenda propone invece un’unione sui temi della scuola, della sanità e dei salari. L’obiettivo è quello di creare “una sorta di agenda repubblicana” che possa realmente rispondere alle esigenze dei cittadini italiani. Secondo il leader di Azione, sarebbe compito del Partito Democratico promuovere questa alleanza tematica che metta da parte le divergenze ideologiche per concentrarsi sulle urgenze concrete della popolazione.
Nonostante le distanze con altre realtà politiche del centrosinistra come M5S (Movimento 5 Stelle) e Avs (Articolo Uno), Calenda riconosce l’esistenza di un terreno comune importante: i diritti sociali. “Noi di Azione siamo distanti da M5S e Avs su molte cose, dall’Ucraina in giù”, ammette il leader; tuttavia evidenzia la possibilità reale di collaborazione proprio partendo dalla tutela dei diritti sociali come punto d’incontro.
L’intervento si conclude con un invito a lavorare insieme superando le barriere ideologiche per affrontare i problemi reali degli italiani. Calenda respinge l’idea dell’alleanza come strumento per combattere “contro i fascisti”, poiché secondo lui questo atteggiamento potrebbe paradossalmente favorirli. La proposta è quella di dimostrare agli italiani la capacità del centrosinistra di offrire soluzioni concrete ai problemi quotidiani che il governo attuale non riesce a risolvere.
In sintesi, Carlo Calenda traccia una linea chiara per il futuro del centrosinistra italiano: meno enfasi sulla contrapposizione ideologica diretta e più focus su tematiche specifiche che toccano direttamente la vita dei cittadini. Una strategia che punta a ricostruire la fiducia degli elettorati tradizionalmente vicini al centrosinistra attraverso proposte concrete ed efficaci.