Il pagamento dell’IMU impone una certa attenzione perché il mancato rispetto della scadenza comporta dei rischi: ecco quali.
L’arrivo dell’estate coincide con le scadenze di varie tasse, tra cui il pagamento dell’IMU. Questa imposta deve essere versata entro la scadenza per non correre dei rischi, che potrebbero diventare non facili da gestire. Per tale ragione è necessario sapere anche cosa è possibile fare se non si paga entro la scadenza.
Lo scorso 17 giugno 2024 è scaduto il termine per il pagamento dell’acconto IMU, l’imposta municipale che riguarda gli immobili, eccetto le abitazioni principali non di lusso. Il termine ultimo è ampiamente superata e per tale ragione è giusto chiedersi cosa accade con il mancato rispetto della scadenza.
Ci sono delle soluzioni a cui poter fare capo, ma l’importo da sostenere sarà più elevato di quanto previsto. Vediamo insieme le conseguenze e come è possibile agire in caso di inadempimento del pagamento dell’IMU.
Cosa accade in caso di mancato pagamento dell’acconto IMU 2024: possibilità ravvedimento operoso per ridurre le sanzioni
Coloro che non hanno versato l’acconto IMU entro la data prestabilita devono prepararsi a gestire sanzioni e interessi. La cifra da sostenere non sarà più quella della tassa, ma sarà più alta a causa delle penalità previste dal termine ultimo in poi.
Come riportato dal sito QuiFinanza, la sanzione base è del 30% sull’importo non versato, ma sono presenti anche gli interessi di mora. Questi vengono calcolati in base al tasso legale in essere. L’alternativa possibile è fare ricorso al cosiddetto ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso è uno strumento che permette ai cittadini che non hanno pagato l’acconto IMU entro la scadenza di regolarizzare la posizione con una sanzione ridotta. Il totale della sanzione dipende dal ritardo con cui si procede al pagamento:
- Ravvedimento entro 14 giorni (Sprint): sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- Ravvedimento dai 15 ai 30 giorni (Breve): sanzione dell’1,5% dell’importo dovuto;
- Ravvedimento dai 31 ai 90 giorni (Medio): sanzione dell’1,67% dell’importo dovuto;
- Ravvedimento oltre i 90 giorni e fino a un anno (Lungo): sanzione del 3,75% dell’importo dovuto;
- Oltre i due anni ma prima della contestazione: sanzione del 5% dell’importo dovuto.
Per ristabilire la propria posizione bisogna seguire dei passaggi precisi. In prima battuta calcolare l’importo dovuto andando a sommare la cifra dell’IMU non versata e le sanzioni e gli interessi considerando il ravvedimento operoso. A seguire compilare il Modello F24 indicando il codice tributo dell’IMU e quelli delle sanzioni e degli interessi, specificando il comune destinatario che riceverà il versamento. Infine procedere al pagamento in Posta, in banca o tramite home banking.