Nuovo regolamento per i dipendenti laici del Vaticano: cosa cambia per chi lavora alla Fabbrica di San Pietro
In vista del prossimo Giubileo, il Vaticano ha deciso di adottare misure più stringenti riguardo l’aspetto e il comportamento dei dipendenti laici che lavorano alla Fabbrica di San Pietro. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero’, le nuove direttive non si limitano a un semplice dress-code ma richiamano all’obbligo di mantenere un decoro, una diligenza e una responsabilità elevati.
Queste norme interessano sia le storiche maestranze conosciute come Sampietrini, che da sempre si occupano della manutenzione del luogo sacro, sia gli impiegati a vari livelli dell’organismo amministrativo nato con la basilica michelangiolesca.
I dettagli degli Statuti e dei Regolamenti relativi sia al Capitolo della basilica che della Fabbrica sono stati resi pubblici durante la festa di San Pietro e Paolo. Tra le novità più significative vi è quella che i dipendenti laici potrebbero affrontare licenziamenti o sospensioni qualora fossero sorpresi a divulgare informazioni riservate riguardanti ciò che accade all’interno della basilica. È stato inoltre vietato ricevere estranei negli uffici, asportare documentazione originale o copie d’archivio, utilizzare indebitamente timbri, carta intestata o software informatici della Fabbrica per fini privati.
Una particolare attenzione è stata rivolta anche all’aspetto esteriore dei dipendenti impegnati nella manutenzione strutturale della basilica. I Sampietrini – muratori, pontaroli, idraulici, carrellisti, falegnami, elettricisti, pittori, marmisti e fabbri – sono chiamati a curare in modo particolare il proprio look: tatuaggi visibili sulla pelle ed elementi di body piercing sono espressamente vietati. È richiesto loro di indossare abiti decorosi e appropriati alle mansioni svolte; l’uniforme deve essere indossata soltanto durante il servizio. In caso contrario – ad esempio se l’uniforme viene indossata fuori dal servizio o se essa appare lacera o macchiata – i lavoratori possono incorrere in sanzioni disciplinari.
Queste nuove disposizioni riflettono la volontà del Vaticano di preservare un ambiente dignitoso e rispettoso all’interno del luogo sacro più importante per i cattolici di tutto il mondo. Accogliendo ogni anno migliaia di turisti oltre ai fedeli praticanti, è fondamentale mantenere standard elevati non solo nell’accoglienza ma anche nell’immagine trasmessa dai dipendenti stessi.
La stretta sulle regole interne alla Fabbrica di San Pietro arriva quindi in un momento cruciale come quello dell’imminente Giubileo; rappresenta un segnale chiaro dell’impegno del Vaticano nel custodire i valori tradizionalmente associati alla Chiesa Cattolica anche attraverso le normative interne rivolte ai propri collaboratori.
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