Caporalato, la Coldiretti non ha dubbi: ‘servono controlli rigorosi’

La lotta contro il caporalato è una piaga che da anni affligge il settore agricolo italiano e richiede un impegno concreto e misure incisive.

Secondo la Coldiretti, per poter arginare in maniera fattiva il caporalato, è indispensabile implementare controlli più severi per proteggere i diritti e la salute dei lavoratori agricoli, nonché per difendere le aziende oneste che rischiano di essere ingiustamente associate a questo fenomeno disumano. Sempre secondo la Coldiretti il caporalato, non solo mette in grave pericolo, la vita delle persone che vengono impiegate, ma alimenta anche un circuito di irregolarità e agromafie che danneggia l’intero settore.

Caporalato, per la Coldiretti 'servono controlli rigorosi'
Caporalato Coldiretti -Ansa- Lazio5stelle

Una delle soluzioni proposte da Coldiretti riguarda il potenziamento dei contratti di filiera. Questi accordi rappresentano uno strumento fondamentale per assicurare ai lavoratori un giusto reddito, promuovendo al contempo pratiche agricole sostenibili e etiche. L’esempio del settore del tabacco dimostra come l’inclusione di regole precise relative alle buone pratiche agricole e al rispetto dei diritti dei lavoratori possa contribuire significativamente alla creazione di un ambiente lavorativo più giusto e sicuro.

Caporalato: l’importanza della regolarizzazione dei flussi migratori

Coldiretti sottolinea anche l’importanza di migliorare la gestione dei flussi migratori legati al lavoro stagionale. Gli stranieri in regola rappresentano una risorsa essenziale per le produzioni Made in Italy; pertanto, è cruciale offrire loro opportunità di lavoro tempestive e trasparenti. Superando la logica inefficace del click day e garantendo tempi d’ingresso adeguati alle esigenze delle imprese agricole, si può favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri nel tessuto produttivo nazionale.

La Coldiretti si esprime sul Caporalato
Caporalato -Ansa- Lazio5stelle

Il recente tragico evento a Latina con la morte del bracciante indiano Satnam Singh ha riacceso i riflettori sulle condizioni spesso disumane in cui sono costretti a lavorare molti operai agricoli. Di fronte a tale intollerabilità, Coldiretti ha espresso pieno sostegno nella lotta contro il caporalato e ogni forma di sfruttamento laborale. La partecipazione dell’organizzazione alla manifestazione promossa dalla comunità indiana locale testimonia l’impegno nella ricerca di soluzioni concrete ed efficaci.

L’impegno comune tra istituzioni, associazioni come Coldiretti e imprese è fondamentale per eradicare il fenomeno del caporalato dall’Italia. Attraverso controlli più stringenti, politiche mirate all’inclusione sociale ed economica dei lavoratori stranieri e la promozione degli accordi di filiera come modello etico-sostenibile si può puntare alla costruzione di un futuro migliore per il settore agricolo italiano. Un futuro basato sul rispetto della dignità umana, sulla legalità e su una nuova cultura del lavoro che valorizzi equamente ogni singolo contributo allo sviluppo delle produzioni Made in Italy.

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