Sull’Ue FdI non indietreggia di un cm e difende la linea tracciata da Giorgia Meloni: ‘nessun contraccolpo sul ruolo dell’Italia’
Nel contesto politico europeo attuale, la posizione dell’Italia e in particolare quella del partito Fratelli d’Italia (Fdi) guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni assume grande rilievo.
La premier italiana ha dimostrato una fermezza notevole nel corso dell’ultimo Consiglio europeo, segnando una distanza dai candidati proposti per i top jobs dell’Unione Europea e ricevendo in cambio l’appoggio della presidente del Consiglio Ursula von der Leyen.
Giorgia Meloni ha adottato una strategia che le è congeniale: mantenere una posizione ferma e chiara anche a costo di apparire isolata. Questa tattica non è nuova per il leader di Fdi che già in passato, sia con il governo Draghi sia con quello Conte uno, aveva mostrato un atteggiamento simile riguardo temi cruciali come l’Ucraina e i decreti sicurezza. La convinzione è che tale postura non comporterà ripercussioni sul ruolo dell’Italia nella futura Commissione europea.
Nonostante le apparenze possano suggerire il contrario, l’Italia mira a ottenere posizioni di rilievo all’interno della prossima Commissione Europea. Tra gli obiettivi vi sono la conquista di una vicepresidenza e la nomina di un commissario con un portafoglio significativo. Raffaele Fitto emerge come figura centrale in questa trattativa, grazie al suo impegno su tematiche quali il Pnrr e la coesione territoriale.
La possibile partenza di Raffaele Fitto verso Bruxelles rappresenterebbe una perdita importante per il governo italiano data la sua competenza in materie fondamentali. Tuttavia, questo movimento potrebbe facilitare ulteriormente il dialogo tra Roma e l’UE grazie alla sua profonda conoscenza delle dinamiche comunitarie.
Le scelte fatte da Meloni durante l’ultimo Consiglio europeo hanno suscitato reazioni contrastanti. Da un lato le opposizioni criticano la presunta irrilevanza a cui sarebbe condannata l’Italia; dall’altro i parlamentari europei di Fdi lodano la capacità della premier di mantenere una linea indipendente ed efficace nel panorama politico europeo.
All’interno del gruppo dei Conservatori e riformisti europei si è registrato un forte sostegno, alla linea adottata da Giorgia Meloni. Da quello che emerge dai vari portavoce, viene data priorità alla necessità per l’UE di rinnovarsi accogliendo le istanze provenienti dal voto dei cittadini che hanno spostato decisamente verso destra, l’asse politico del vecchio continente.
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