Come eliminare gli oggetti inutili che si hanno in casa in modo ecosostenibile e per risparmiare? Una nuova tendenza è la soluzione giusta.
Avere la casa sommersa dagli oggetti più vari e appesantita da suppellettili che non si riesce ad eliminare è un problema che riguarda molti. In molte persone c’è una tendenza all’accumulo che va a nascere da motivazioni psicologiche profonde.
Fatto sta che la casa si riempie e diventa caotica perdendo bellezza ed eleganza. Si fanno tanti acquisti inutili e si conservano cose che il più delle volte non serviranno mai e il risultato è solo che occupano spazio quando invece tutto potrebbe risultare molto più snello e lineare.
Per andare incontro ad una scelta improntata al minimalismo, o quantomeno ad un ordine più marcato, bisogna operare periodicamente un buon decluttering. Buttare via ciò che non può essere riutilizzato e riciclare, in modo creativo ed ecologico tutto ciò che può avere ancora una nuova vita. In merito a questo arriva una soluzione innovativa molto utile.
L’idea di creare degli spazi chiamati biblioteche degli oggetti è del mondo anglosassone, ma è presente anche nell’Europa centrale. Si tratta di una tendenza che sta prendendo piede negli ultimi anni e consiste nella realizzazione di spazi espositivi di oggetti che vengono depositati invece che buttati nella spazzatura da chi vuole disfarsene.
Devono essere ovviamente oggetti in buono stato, che possono essere riutilizzati da qualcun altro. La cosiddetta Library of things, funziona come le tipiche librerie ovvero con il sistema del prestito. Si prende in prestito ciò che serve e poi dopo averlo utilizzato lo si riporta lì.
In questo sistema la gente crea account personali e paga un canone di noleggio mensile o quotidiano quando si effettua un prestito. Il costo varia in base alla stagione e alla disponibilità dell’oggetto. Dalle attrezzature da campeggio ai vestiti per bambini, dagli utensili della cucina agli oggetti di elettronica e molto altro ancora, la gamma di ciò che si può prendere in prestito è ampia.
La condivisione degli oggetti consente un risparmio personale e una netta riduzione della produzione di rifiuti. Quello che si chiama sistema di “riutilizzo radicale” che vede il riutilizzo più volte dello stesso oggetto e da parte di persone diverse ha questi vantaggi.
Si tratta di una diminuzione dello spreco che ha come obiettivo una crescente consapevolezza dell’impatto ambientale conseguente alle nostre azioni quotidiane in una visione più rispettosa ed ecologica. In Italia per adesso non è ancora presente, ma l’aspettativa è che arrivi presto anche da noi perché potrebbe essere una buona possibilità da sfruttare.
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