Recentemente è scaduto il termine per il pagamento dell’IMU. Ma come si può essere rimborsati se abbiamo riscontrato un errore?
Com’è noto, l’IMU è una imposta gestita dai comuni e che riguarda i possessori di immobili. Introdotta ormai oltre dieci anni fa in sostituzione della vecchia ICI. Proprio queste sono le settimane della scadenza e, quindi, in tanti hanno fatto le dovute verifiche e i dovuti pagamenti. Ma come si può fare a riavere i soldi indietro, se abbiamo riscontrato un errore nel pagamento? Ecco la procedura da seguire.
La scadenza per il versamento dell’acconto IMU 2024 è passata: il termine ultimo era fissato al 17 giugno, essendo il 16 una domenica. Ora, i contribuenti devono segnare sul calendario la data del 16 dicembre per il pagamento del saldo. Tuttavia, come per ogni procedimento burocratico, possono esserci errori e disfunzioni.
Ne parliamo spesso. Queste sono le settimane della dichiarazione dei redditi e sono state le settimane del pagamento dell’IMU. Nell’uno e nell’altro caso (ma, in generale, con la burocrazia) è fondamentale compilare al meglio i modelli (che sia il 730 o l’F24) per garantire che i versamenti vadano a buon fine. A nessuno piace versare inutilmente il proprio denaro. Soprattutto di questi tempi. In caso di errore, è importante agire rapidamente per correggere la situazione, assicurando che le imposte siano destinate correttamente ai comuni interessati.
È essenziale compilare correttamente il Modello F24 per il versamento dell’IMU, con particolare attenzione al codice del comune di ubicazione degli immobili. Questo codice, fondamentale per destinare correttamente l’imposta, identifica il comune dove si trovano le proprietà tassate, e non il comune di residenza del contribuente. Se si possiedono immobili in più comuni, bisogna compilare una riga separata per ciascuno, inserendo il rispettivo codice comunale. Un errore in questa fase potrebbe portare il pagamento nelle casse del comune sbagliato, richiedendo poi un intervento per la correzione.
Il Modello F24, nella sezione “IMU e altri tributi locali”, deve essere compilato accuratamente per evitare errori. Tra gli altri elementi, vanno inseriti il codice catastale del comune, ma anche (ovviamente) il numero di immobili per cui si sta pagando, con il relativo codice tributo e l’anno di riferimento. Esistono poi le caselle di importo a debito e a credito.
Se ci si accorge di aver inserito un codice comune errato dopo aver effettuato il pagamento, la correzione dipende da chi ha commesso l’errore. Ovviamente l’errore può essere in capo al contribuente. Ma a volte a sbagliare è l’operatore bancario/postale. Nel primo caso bisogna presentare una richiesta di riversamento al comune dove si trova l’immobile, allegando una copia del Modello F24 pagato. Il comune destinatario della richiesta provvederà a trasferire l’importo al comune corretto. Nel secondo caso il contribuente deve segnalarlo all’istituto che ha effettuato il pagamento. Sarà quindi responsabilità della banca o della posta correggere l’errore e sistemare la posizione del contribuente.
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