Inchiesta Fanpage: ‘chi minaccia querele ha la coscienza sporca’

Dopo le minacce a seguito dell’inchiesta fatta da Fanpage il PD alza la voce:”Chi minaccia querele ha evidentemente la coscienza sporca”

Il Partito Democratico del Lazio alza la voce contro le minacce di querela lanciate in seguito alle rivelazioni shock fatte da Fanpage riguardanti la giovanile di Fratelli d’Italia. “Chi minaccia querele per la legittima e doverosa indignazione per quanto svelato da Fanpage sugli ‘straordinari’ ragazzi della giovanile di Fdi ha evidentemente la coscienza sporca, anzi nera”, afferma con fermezza il Gruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale del Lazio.

Inchiesta Fanpage
Inchiesta Fanpage -Ansa- Lazio5stelle

Questa posizione emerge chiaramente in una nota ufficiale, dove si condannano i modi, le forme, le parole e i disvalori promossi e protetti all’interno dell’ambiente giovanile vicino a Giorgia Meloni e alla sua leadership.

Inchiesta Fanpage: quante reazioni inadeguate

La situazione si complica ulteriormente quando Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia, risponde alle accuse con toni giudicati “del tutto inadeguati” dal Pd reatino.

Inchiesta Fanpage su lobby nere
Inchiesta Fanpage su Lobby nera -Ansa- Lazio5stelle

La critica mossa dal partito riguarda soprattutto l’incompatibilità tra il ricoprire ruoli istituzionali e il covare nostalgie per un passato dittatoriale che ha lasciato cicatrici profonde nella storia italiana. Marta Bonafoni (Pd), presidente della Commissione Trasparenza e Pubblicità nel Lazio, sottolinea come l’inchiesta portata avanti da fanpage.it dovrebbe indurre a una profonda riflessione sulle dinamiche interne alla giovanile di Fratelli d’Italia.

Di fronte alle polemiche scatenate dalle rivelazioni dell’inchiesta giornalistica e dalle successive reazioni politiche, colpisce il silenzio mantenuto dal partito della presidente Giorgia Meloni. Un silenzio che sembra pesare più delle parole stesse ed evidenziare una mancanza di presa di posizione chiara nei confronti degli esponenti politici coinvolti nelle vicende narrate da Fanpage. Marta Bonafoni esprime solidarietà al Pd di Rieti sperando in una smentita dei fatti emersi attraverso azioni concrete sia da parte degli organi competenti sia dalla dirigenza di Fratelli d’Italia.

In risposta alle minacce ricevute e alla gravità delle accuse mosse dall’inchiesta giornalistica, il Gruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale del Lazio annuncia l’intenzione di presentare atti ufficiali per richiedere azioni concrete volte a ristabilire legalità e rispetto della Costituzione italiana. Questo impegno mira non solo a fare chiarezza sulla questione specifica ma anche a promuovere un dibattito più ampio sui valori fondamentali che dovrebbero guidare ogni forza politica in uno stato democratico.

L’affare sollevato dall’inchiesta su Fanpage apre quindi un capitolo delicato nella vita politica italiana contemporanea: quello relativo ai valori democratici fondamentali e alla responsabilità dei partiti nell’educare le proprie giovani leve al rispetto dei principii costituzionali. Il caso evidenzia non solo la necessità urgente di un confronto aperto su questi tematiche ma anche l’esigenza impellente per tutte le forze politiche italiane di prendere nette distanze da ogni forma implicita o esplicita di nostalgia autoritaria o antidemocratica.

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