Il Sindaco Gualtieri ha presentato con orgoglio il progetto legato al ritrovamento storico dell’antica Roma. Sarà esposto a Castel Sant’Angelo.
La città di Roma continua a stupire e a regalare tesori nascosti che raccontano la sua storia millenaria. L’ultima scoperta, annunciata con entusiasmo dal sindaco Roberto Gualtieri durante una conferenza stampa a Castel Sant’Angelo, è quella di una fullonica, ovvero un’antica lavanderia risalente ad un periodo compreso tra la seconda metà del II secolo d.C. e l’inizio del III secolo d.C. Questo ritrovamento eccezionale è avvenuto all’imbocco della galleria al confine tra gli horti di Domizia e Agrippina, due grandi ville con giardini imperiali situati nel cuore della capitale.
La fullonica sulle banchine del Tevere
La posizione della fullonica non è casuale ma sottolinea l’importanza strategica delle banchine del Tevere nell’antichità. Il fiume non era solo una via di comunicazione o un confine naturale ma giocava un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei romani, fornendo acqua necessaria per diverse attività economiche e domestiche. La lavanderia appena scoperta testimonia come le acque del Tevere fossero utilizzate anche per il lavaggio dei tessuti, attività fondamentale nella Roma antica.
Il sindaco Gualtieri ha espresso grande soddisfazione per questo ritrovamento che arricchisce ulteriormente il patrimonio storico-culturale della città eterna. Ma c’è di più: in vista del Giubileo, la Soprintendenza ha già delineato un piano ambizioso che prevede lo smontaggio rapido della fullonica per poi esporla nei giardini di Castel Sant’Angelo. Questo permetterà ai cittadini e ai visitatori di godere non solo della bellezza senza tempo di piazza Pia ma anche di scoprire da vicino come funzionava una grande lavanderia dell’antica Roma.
Nonostante le numerose indagini archeologiche effettuate nella zona nel corso degli anni, l’esistenza della fullonica era rimasta ignota fino ad oggi. Secondo il sindaco Gualtieri, si tratta infatti “di uno dei pochi punti che non era mai stato scavato”, rendendo il ritrovamento ancora più significativo ed emozionante. Questa scoperta inaspettata dimostra quanto ancora ci sia da conoscere sulla storia millenaria di Roma e quanto ogni nuovo scavo possa rivelare sorprese straordinarie.
L’impegno dell’amministrazione comunale e delle autorità competenti nel valorizzare i tesori archeologici emerge chiaramente da questo progetto legato al Giubileo. La decisione di rendere accessibile al pubblico la fullonica nei giardini di Castel Sant’Angelo rappresenta un ulteriore passo verso la divulgazione e la conservazione del ricco patrimonio storico-archeologico romano. Con questa nuova aggiunta alla lista delle attrazioni culturali offerte dalla città eterna si apre una finestra affascinante sul passato romano che continua a vivere attraverso le sue vestigia.