Fulmini, ogni anno colpiscono migliaia di persone. Per fortuna, non sempre sono fatali. Esiste una specie animale che è più a rischio dell’uomo: scopriamo di quale si tratta.
Sapete quante persone muoiono colpite dai fulmini? In realtà, è molto difficile dare una risposta precisa. Uno studio del 2016 che ha preso in considerazione ben 24 Paesi in periodi di tempo differenti, ha stimato un range molto ampio che va dalle 6mila alle 24mila vittime all’anno.
In Italia cadono circa mezzo milione di fulmini contro addirittura i 40 milioni degli Stati Uniti dove si attesta una media di 27 vittime (sempre considerando l’arco di un anno). Ebbene, secondo il National Weather Service sappiamo che la probabilità in America di venire colpiti da un fulmine nel corso della nostra esistenza è 1 su 15mila. Questo, però, non comporta necessariamente un decesso; perderebbe la vita solo il 10%. Le statistiche c’informano che la maggior parte delle morti per questa causa avviene in estate (si tratta del 73%). Il giorno più nefasto è la domenica; a rigor di logica ha senso poiché è il momento della settimana in cui ci si dedica alle attività all’aperto.
Fulmini e temporali: qual è la specie animale più colpita da questo fenomeno atmosferico
Essere colpiti da un fulmine può portare diverse conseguenze, alcune meno gravi e recuperabili, altre davvero critiche. Si parla di perdita di coscienza, amnesia, paralisi e problemi di memoria, alla concentrazione e all’apprendimento ma anche arresti cardiaci o respiratori e ustioni severe.
Eppure, tra le specie animali che rischiano di essere uccise dai fulmini non c’è solo l’essere umano. Gli scienziati annoverano le giraffe. Alcuni studi suggeriscono che gli animali più alti possono agire come parafulmini durante un temporale.
Ciska Scheijen, scienziata della Rockwood Conservation, ha dichiarato sull’African Journal of Ecology: “Dato che i fulmini tendono a colpire oggetti alti, soprattutto nelle aree aperte, l’altezza delle giraffe può renderle particolarmente vulnerabili alla folgorazione mortale”. Questi animali, però, avrebbero adattato il loro comportamento allo scopo di ridurre le possibilità di mortalità. Cercano riparo durante un temporale o si spostano rapidamente verso aree con fitta vegetazione.
La sfortuna delle giraffe che si aggiunge all’altezza è quella di avere quattro zampe. Negli esseri umani la corrente elettrica sale su una gamba e scende verso l’altra disperdendosi al suolo. Gli animali con quattro zampe sono più vulnerabili poiché, essendo più divaricate, la corrente viaggia più facilmente attraverso i loro corpi. La buona notizia per le giraffe è che generalmente non incontrano molte tempeste. In effetti, ci sono solo cinque casi ben documentati di giraffe uccise da un fulmine tra il 1996 e il 2010.