E’ stato dato l’ok del Consiglio dei ministri a decreto legislativo su direttive Ue su emissioni e scambio quote emissioni gas serra. Cosa cambia in concreto.
Il Consiglio dei ministri, guidato dalla proposta congiunta dei Ministri per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, e dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dato il via libera a un importante decreto legislativo. Questo atto normativo è finalizzato al recepimento delle direttive europee 2023/958 e 2023/959 che mirano a rafforzare la lotta contro i cambiamenti climatici attraverso una revisione del sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra (Eu-Ets). Le modifiche apportate riguardano in particolare il settore del trasporto aereo e l’implementazione di una misura mondiale basata sul mercato.
L’Emission Trading System (Eu-Ets) rappresenta uno degli strumenti più efficaci adottati dall’Unione Europea per ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera. Attraverso la limitazione delle emissioni consentite e la creazione di un mercato per lo scambio di diritti di emissione negoziabili, questo sistema punta a incentivare le aziende alla riduzione delle loro impronte carboniche. Con un tetto massimo alle emissioni fissato dall’UE nei vari settori economici interessati, gli operatori possono acquistare o vendere quote in base alle loro necessità operative ed agli obiettivi ambientali prefissati.
Le direttive 2023/958 e 2023/959 introdotte dal Parlamento europeo comportano significative novità nel quadro giuridico dell’Eu-Ets. La revisione mira ad allineare ulteriormente il sistema alle ambizioni climatiche dell’UE, con l’obiettivo finale della neutralità climatica entro il 2050. Per raggiungere tale traguardo è essenziale una progressiva diminuzione del numero totale delle quote disponibili sul mercato. Ciò significa che le aziende saranno sempre più spinte verso investimenti in tecnologie pulite e soluzioni innovative per ridurre le loro emissioni.
L’adozione del decreto legislativo rappresenta un passaggio cruciale nell’allineamento della normativa italiana agli obblighetti derivanti dalle nuove direttive europee. Questa mossa non solo conferma l’impegno dell’Italia nella battaglia contro i cambiamenti climatici ma pone anche le basi per una transizione ecologica efficace ed equilibrata all’interno dei vari settori produttivi nazionali. L’integrazione delle nuove disposizioni richiederà adeguamenti sia legislativi che operativi da parte degli operatori economici coinvoltiti nel sistema Eu-Ets.
Attendendo ulterioriorI sviluppi sulla piena attuazione del decreto legislativo appena approvato dal Consiglio dei ministri, è chiaro che queste modifiche segnano un passaggio fondamentale verso una maggiore sostenibilità ambientale in Italia e nell’intera Unione Europea. La sfida ora sarà quella di garantire che tali misure si traducano in azioni concrete capacI di generare impatti positivi tangibili sulla qualità dell’aria che respiriamo e sull’ambiente che ci circonda.
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