Psicologia: un esperto dice la sua su quello che sono i motivi che hanno portato alla grandissima astensione alle recenti Europee
La crescente tendenza all’astensionismo nelle società occidentali, evidenziata anche durante le ultime elezioni Europee, trova radici profonde nei sentimenti di “delusione e rabbia”, come sottolineato da Armando Cozzuto, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania.
Questi sentimenti non nascono in un vuoto politico ma sono alimentati da una serie di fattori che vanno oltre la semplice disaffezione verso il sistema politico. Cozzuto evidenzia come il fenomeno dell’astensionismo sia complesso e multifattoriale, legato non solo alle dinamiche politiche ma anche a processi psicologici ben definiti.
L’astenzione alle europee e la deresponsabilizzazione individuale
Un aspetto cruciale nell’aumento dell’astensionismo è la deresponsabilizzazione individuale. In una comunità dove prevale un forte sostegno verso un ideale comune o una causa specifica, l’individuo può cadere nella trappola del pensiero “non è necessario che io faccia la mia parte perché gli altri lo faranno al posto mio”.
Questo tipo di ragionamento porta a una diminuzione della partecipazione attiva e consapevole dei cittadini nella vita politica e sociale. Cozzuto mette in luce come questo processo psicologico sia noto da tempo ma continui a giocare un ruolo significativo nell’allontanamento delle persone dall’impegno civico.
Le recenti emergenze globali, tra cui i bradisismi dei Campi Flegrei citati da Cozzuto come esempio locale in Campania, hanno messo a dura prova la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La difficoltà nel fornire risposte immediate ed efficaci a queste crisi ha alimentato ulteriormente il senso di sfiducia della popolazione. Spesso le azioni intraprese dalle autorità non sono adeguatamente comunicate o valorizzate, lasciando i cittadini nell’ignoranza delle reali gestioni delle emergenze. Questa mancanza di trasparenza contribuisce alla crescita dei sentimenti di delusione e rabbia.
Secondo lo psicologo Cozzuto, uno degli antidoti più efficaci contro l’aumento dell’astensionismo è migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadini. È essenziale che le autorità non solo gestiscano le emergenze con competenza ma si impegnino anche ad informare correttamente la popolazione sul lavoro svolto dietro le quinte. Una comunicazione chiara ed esaustiva può favorire un maggiore coinvolgimento dei cittadini e ridurre i sentimenti negativi che spingono all’allontanamento dalla partecipazione attiva.
Nonostante il ruolo critico delle istituzioni nel fornire informazioni accurate ai cittadini, Cozzuto sottolinea anche l’importanza della responsabilità individuale nell’informarsi correttamente prima di formulare giudizi o prendere decisioni drastiche come quella dell’astensionismo alle urne. Il paragone con le aggressioni ai sanitari dimostra quanto sia facile reagire con rabbia basandosi su percezioni errate o incomplete della realtà.