Se hai una Partita Iva devi sapere che corri un grosso rischio: andiamo a vedere di cosa si tratta, i dettagli.
Molti dei nostri lettori in possesso di Partita Iva, sono sempre curiosi di conoscere quanti più dettagli possibili per cercare di risparmiare o lavorare in perfetta tranquillità. Oltre le scadenze che sono molto importanti, oggi affrontiamo un tema che ha a che fare con un rischio sottovalutato che potrebbe creare problemi: andiamo a vedere di che si tratta.
Quando si apre la Partita Iva e avvia la propria attività autonomamente, bisogna fare attenzione a diversi principi. La Partita Iva è un codice a 11 cifre che hanno il compito di identificarci in modo univoco come lavoratoi autonomi negli archivi dell’agenzia delle entrate.
Come tutti i lavori che si rispettano, tutti hanno l’obbligo di versare le tasse e la possibilità di versare i contributi che si riscuoteranno sotto forma di pensione in futuro. Colui che apre la partita Iva deve versare i contributi sotto forma ad una cassa o gestione previdenziale.
La seconda mossa importante è quella delle tasse. Questo dipende dal proprio regime. Ad esempio, chi ha un regime forfettario pga solo il 15% o il 5% di tasse per i primi 5 anni, mentre nei regimi ordinari e semplificati paghi l’IRPEF, con una percentuale che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito.
Chi ha una Partita Iva aperta e non la utilizza per tre anni consecutivi, le cose cambiano. Questa viene classificata come inattiva anche se formalmente registrata all’anagrafe tributaria.
Questo può derivare dall’assenza di dichiarazioni annuali o dalla cessazione dell’attività economica senza una dichiarazione all’Agenzia delle entrate. I titolari delle partite Iva devono quindi decidere se mantenerle attive o chiuderle formalmente attraverso una comunicazione che ne attesti la decadenza.
L’Agenzia delle entrate può avviare delle procedure di accertamento fiscale al fine di verificare la situazione del contribuente ma può anche decidere di cancellare la partita iva dai registri ufficiali, precludendo la possibilità di svolgere attività commerciali.
In ogni caso, è sempre bene sottolineare che la presenza di partita Iva inattiva può essere segnalata anche alla centrale dei rischi, complicando l’ottenimento di alcuni finanziamenti e, in caso di violazioni gravi, si potrebbe passare anche ad azioni amministrative o penali contro il titolare.
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