Ennesima stangata per migliaia di cittadini: i canoni degli affitti aumenteranno ancora. Vediamo cosa sta succedendo.
I canoni degli affitti, negli ultimi due anni, sono aumentati in misura allarmante. Tutti abbiamo dato la colpa all’inflazione e all’aumento della domanda di alloggi in locazione ma in realtà c’è molto altro dietro a questi incrementi. Vediamo cosa sta succedendo in realtà.
La domanda di case da poter affittare è aumentata in misura importante negli ultimi due anni soprattutto in città come Milano, Roma e Bologna dove è massiccia la presenza di studenti e lavoratori che arrivano da fuori. Naturalmente le leggi di mercato parlano chiaro: laddove la domanda superi l’offerta, i prezzi aumentano.
E, infatti, i canoni degli affitti, dal 2022 ad oggi, hanno subito rialzi preoccupanti. Basti pensare che per un bilocale a Milano si può arrivare a pagare più di 1000 euro al mese; 900 circa per un monolocale e anche 700 per una stanza in un appartamento in condivisione.
Gli aumenti, secondo quanto ci è sempre stato detto, sono stati causati da diversi fattori: inflazione, troppa richiesta e poca offerta ebusiness degli affitti brevi che, ormai, ha preso piede ovunque. La verità è che c’è anche un altro motivo dietro questi incrementi improvvisi.
Canoni degli affitti ancora in rialzo: la situazione sta sfuggendo di mano e sta mettendo in enorme difficoltà sempre più persone. Ma vediamo perché gli affitti stanno aumentando così tanto: la vera ragione, infatti, potrebbe essere molto diversa da quella che tutti crediamo.
Non solo in Italia i canoni degli affitti sono aumentati. Negli Stati Uniti si è creata una vera e propria emergenza abitativa e, ovviamente, i proprietari degli immobili hanno gioco facile a proporre cifre folli dietro le quali- in base a quanto emerso – ci sarebbero dei sistemi di determinazione dei prezzi algoritmici come RealPage e Yardi Systems.
In America alcuni inquilini hanno sporto denuncia. Da qui è venuto a galla che queste due società e i loro clienti proprietari si sarebbero scambiati informazioni confidenziali sui prezzi per abbattere la concorrenza e poter aumentare i prezzi a loro piacimento.
Ora si dovrà appurare se gli aumenti dei canoni degli affitti sono stati fatti secondo le norme o sono da ritenersi illegali. C’è da dire che a New York anche i proprietari non se la passano bene in quanto le tasse dei consigli di amministrazione delle cooperative e dei condomini sono aumentate quasi tre volte più velocemente del tasso di inflazione.
Inoltre, a differenza di quanto accade in Italia, nella “grande Mela”, i proprietari devono farsi carico anche delle spese di riscaldamento, acqua calda, raccolta dei rifiuti e per le pulizie degli spazi comuni. E’ stato stimato che possedere un piccolo appartamento a New York costa oltre 1600 dollari al mese ai proprietari più la rata del mutuo.
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