Quando si effettua un bonifico l’attenzione deve essere alle stelle. Ci sono gravi errori che si possono commettere: questo è il più grave.
Quando parliamo di bonifici è importante fare molta attenzione sia alla data che all’importo. Questo per diverse ragioni. Infatti prima di tutto in questa maniera si evita di versare più del dovuto e poi inoltre si riesce a non farlo in tempi non opportuni. Proprio la data è un aspetto fondamentale, visto che questa indica il giorno in cui effettivamente viene inviato il denaro. Quindi bisogna differenziare tra la data del bonifico e quella in cui il denaro diventa effettivamente disponibile sul conto.
Inoltre bisogna tenere ben a mente anche il lato temporale, questo perché comunque esistono delle scadenze. Per questo motivo è importante sapere che la data di valuta potrebbe arrivare anche tre o quattro giorni dopo quella del bonifico. Per questo motivo è consigliabile tenere presente questa differenza quando si sta pianificando un pagamento. Rispetto agli importi dei bonifici è importante anche che le cifre siano precise, perché degli errori potrebbero causare problemi non solo per il mittente, ma anche per il destinatario.
Quando si effettua un bonifico è importante comprendere che, sebbene questi non siano direttamente tassati, un loro importo elevato o ricevuto in momenti inopportuni potrebbe andare a comportare delle tasse indirette. Infatti se si riceve un bonifico su un conto corrente e questo fa aumentare la giacenza media oltre i 5.000 euro, inevitabilmente scatta l’imposta di bollo. Quest’ultima è applicata sui conti correnti o sui libretti di risparmio quando la giacenza media trimestrale o mensile supera la quota dei 5mila euro.
Questa tassa quindi ammonta a 34,20 euro e deve essere versata entro un limite temporale specificato dall’istituto di credito, solitamente in corrispondenza del superamento della soglia stabilita. Pertanto è essenziale tenere sotto controllo sia l’importo sia la data dei bonifici, specialmente per quelli in entrata. Calcolare la giacenza media è cruciale per evitare di superare il limite soggetto all’imposta di bollo. Il calcolo della giacenza media si effettua sommando i saldi giornalieri per l’intero periodo e dividendo il totale per il numero di giorni di rendicontazione.
Infine bisogna tenere presente anche che l’imposta di bollo di 34,20 euro è dovuta annualmente e sarà proporzionale al periodo in cui la soglia dei 5.000 euro è stata superata. Per questo motivo se la giacenza supera tale soglia solo per alcuni mesi, l’imposta sarà calcolata in base a quel periodo specifico.
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