Scopri il segreto per evitare il pignoramento del Fisco con una soluzione semplice ed economica: pagare solo 50 euro. Gestisci la tua cartella esattoriale in modo efficace.
Per coloro che desiderano regolarizzare il versamento delle somme richieste dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdeR), ma trovate difficile pagare in un’unica soluzione, vi è una soluzione flessibile: la dilazione del pagamento in comode rate, con un importo minimo di 50 euro.
Immaginate di poter risolvere i debiti con una strategia su misura per voi. La prima rata del piano di ammortamento non solo vi libera dal fermo amministrativo sul vostro bene registrato, ma blocca anche le procedure esecutive in corso. È un respiro di sollievo, un passo verso la libertà finanziaria. Ecco cosa potete ottenere: la sospensione del fermo amministrativo, l’estinzione delle procedure esecutive in corso e la possibilità di ridurre o addirittura liberare l’ipoteca. È il potere della rateizzazione, a portata di mano per chiunque voglia mettersi in regola.
Cartella esattoriale: come prevenire il pignoramento
Ma quali sono i requisiti? Dovete dimostrare una temporanea difficoltà economica che vi impedisce di pagare tutto in una volta. Se siete in questa situazione, avete accesso a un massimo di 72 rate, mentre se la vostra difficoltà è legata alla congiuntura economica, potete estendere il piano fino a 120 rate. La “temporaneità” è la chiave: dovete dimostrare di poter ripagare, anche se a rate. Ma attenzione, la rateizzazione non è per chi ha problemi economici definitivi o è coinvolto in procedure concorsuali. È una mano tesa per chi ha bisogno di un respiro, non per chi è in situazioni irrimediabili.
E se la situazione peggiora? Anche in quel caso c’è una soluzione. Se dimostrate un peggioramento della vostra difficoltà economica, AdeR può concedervi una proroga alla rateizzazione. Una seconda possibilità, un’ancora di salvezza quando le cose si fanno difficili. Il calcolo del numero massimo di rate consentite per una richiesta di proroga di rateizzazione dipende dalla differenza tra il totale delle rate richieste e quelle già assegnate, che possono essere fino a un massimo di 72 o 120, e il numero di rate non pagate alla data di approvazione della proroga del precedente piano di pagamento rateale. I contribuenti devono fornire il numero di protocollo del precedente piano di rateizzazione e allegare la documentazione necessaria, indicata nel modulo, che attesti il peggioramento della loro situazione economica temporanea.