In fase di compilazione di dichiarazione dei redditi si possono commettere molti errori. Ecco i più comuni e le loro conseguenze
In questo periodo siamo tutti presi e compresi dalla dichiarazione dei redditi. Modelli 730 che volano da una parte all’altra, confronti con commercialisti e consulenti del lavoro, recupero di ricevute e fatture. Insomma, il periodo della presentazione della dichiarazione dei redditi è così: piuttosto stressante. E, allora, può capitare di perdersi qualcosa e di commettere qualche errore. Questi di cui vi parliamo oggi sono i peggiori.
È sempre consigliabile consultare un esperto fiscale o un commercialista per garantire la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi e per essere in conformità con le normative fiscali vigenti. Evitare errori nella dichiarazione fiscale è fondamentale per evitare sanzioni e per gestire al meglio la propria situazione finanziaria. Da una corretta compilazione del Modello 730, infatti, passa l’importo delle tasse che andremo a pagare e anche le possibili detrazioni che potranno mitigare le nostre eventuali difficoltà economiche.
Il modello 730 è riservato ai lavoratori dipendenti e pensionati che godono di una tassazione alla fonte. Tuttavia, esistono alcuni tipi di reddito che non devono essere inseriti nel 730 poiché sono soggetti a modalità di dichiarazione diverse o addirittura esenti da imposte.
In particolare, abbiamo isolato cinque errori molto comuni, che commettono in tanti. Ma che possono avere conseguenze non di poco conto. Il lavoro autonomo occasionale rappresenta un tipo di reddito che non deve essere considerato nell’ambito del calcolo dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef). Si tratta di prestazioni occasionali e non continuative che, però, devono rimanere sotto una certa soglia economica. La soglia per la quale tale reddito risulta esente da Irpef è di 4.800 euro.
Può sembrare un’ovvietà, ma molti sbagliano: non vanno dichiarati i redditi effettivamente non percepiti. Oppure qualcuno di voi vorrebbe pagare imposte su soldi che non ha incassato? Il Trattamento di fine rapporto, se ricevuto all’interno della busta paga, non va dichiarato. È soggetto a tassazione separata se ricevuto dopo la fine del rapporto di lavoro.
Infine, gli ultimi due errori molto comuni. Non vanno inseriti nel Modello 730 le somme derivanti de borse di studio e i compensi per rimborso spese dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD). Nessuna dichiarazione, poi, per le somme percepite da pensioni di invalidità e da assegni di maternità.
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