C’è una grossa novità in arrivo dopo l’IT Wallet. Così cambia tutto e riguarderà proprio tutti, ecco che cosa sappiamo.
Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Italia prosegue senza sosta. Si sta procedendo a passo spedito già da diverso tempo. Basti pensare all’app IO, integrata con lo scoppio dell’emergenza endemica e che ha dato modo a tutti i cittadini di acceder al Green Pass per le vaccinazioni e a tante altre informazioni utili.
Come già annunciato ufficialmente, a breve dovrebbe arrivare nella medesima app anche il cosiddetto IT Wallet. Ossia un servizio simile ai classici portafogli digitali come Apple Pay e Google Pay, con al differenza che servirà per salvare i propri documenti personali. In questo modo non servirà più aver nel portafogli carta d’identità, patente e tessera sanitaria. E non è finita qui, perché stando a quanto emerso c’è un’altra novità. Ecco di che cosa si tratta.
Altro che IT Wallet: c’è un’altra novità che sta per arrivare, cosa cambia
Secondo i programmi del Governo, entro il 2025 dovrebbe finalmente arrivare l’IT Wallet. Ossia un servizio disponibile sull’app IO che darà modo di poter godere di fantastici vantaggi in termini di digitalizzazione, con tutti i documenti che saranno sempre accessibili comodamente dal proprio smartphone personale. Senza riempire il portafoglio di documenti e tessere fisiche.
Questo maxi progetto andrà in realtà ad anticiparne uno ancora più grosso, che questa volta va ad interessare l’intera Unione Europea. Ossia l’European Digital Identity Wallet, chiamato anche Eudi e che è stato finanziato dalla Commissione Ue. Questo dovrebbe essere reso disponibile entro il 2026, e sarà un sistema di riconoscimento organico che sarà valida in tutta Europa e che potrà essere utilizzato tramite servizi online.
Per poter condividere documenti digitali, aprire conti bancari o effettuare pagamenti. Dunque un sistema di semplificazione e di protezione per la sicurezza da truffe, frodi e furti di identità. Così che l’Italia avrà prima un anno di tempo come prova per testare tutti i vantaggi di questo sistema. Per poi aprire le porte all’interoperabilità transfrontaliera prevista dalla strategia europea già messa nero su bianco. Staremo a vedere quali saranno i vantaggi di questo sistema e se la tabella di marcia verrà effettivamente rispettata o meno. Per ora le premesse sono più che positive. Se ne riparlerà sicuramente già nelle prossime settimane.