Il Decreto Milleproroghe ha fissato il termine ultimo per rivedere eventuali irregolarità nella dichiarazione dei redditi: la data.
Siamo nel periodo della compilazione della dichiarazione dei redditi. Non è inusuale, anzi, è molto facile, che si possano commettere errori o che si possano trascurare dei dettagli in fase di redazione. Quando questo accade, è bene porre rimedio al più presto. Per esempio, per ciò che concerne la dichiarazione dei redditi 2024, c’è ancora tempo per mettersi in regola. Ma, ovviamente, vi consigliamo di non indugiare troppo.
Il primo passo per risolvere una situazione di irregolarità nella dichiarazione dei redditi è identificare il problema. Questo potrebbe essere un errore di calcolo, l’omissione di redditi o detrazioni, o altre discrepanze nei dati riportati nella dichiarazione. In molti casi, è consigliabile rivolgersi a un commercialista o a un esperto fiscale per ricevere consulenza professionale. Questi professionisti hanno familiarità con le leggi fiscali e possono aiutare a identificare e correggere le irregolarità nella dichiarazione dei redditi in modo corretto e tempestivo.
Se si è consapevoli dell’errore o dell’omissione, è possibile correggere la dichiarazione dei redditi presentando un’integrazione o una rettifica. È importante essere il più dettagliati possibile nel fornire le informazioni corrette e nel spiegare le motivazioni delle modifiche apportate. Ecco il termine ultimo in cui comunicare tutto all’Agenzia delle Entrate.
Il decreto “Milleproroghe” (d.l. n. 215/2023), convertito nella legge n. 18/2024, ha introdotto importanti novità riguardanti il ravvedimento speciale per le violazioni relative alle dichiarazioni dei redditi, estendendo la sua applicabilità anche al periodo d’imposta 2022. Questo significa che i contribuenti hanno la possibilità di sanare eventuali irregolarità nelle dichiarazioni presentate per il 2022 entro il 31 maggio 2024, beneficiando di sanzioni ridotte.
Mettendosi in regola entro i termini indicati si può pagare una sanzione ridotta pari a 1/18 del minimo, oltre all’imposta e agli interessi, in un’unica soluzione o a rate. Nel caso di pagamento rateale, sugli importi restanti sono dovuti interessi nella misura del 2% annuo sulle tre rate successive alla prima, con scadenze il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre 2024.
Per aderire al ravvedimento speciale, è necessario versare l’intero importo o la prima rata entro il 31 maggio 2024, e rimuovere le irregolarità o le omissioni entro lo stesso termine. Contestualmente, il Decreto Milleproroghe ha disposto la riapertura dei termini per le dichiarazioni presentate per il 2021 e gli anni precedenti, che consente di aderire al ravvedimento speciale entro il 31 maggio 2024 anche per queste violazioni. Questa opportunità è estesa sia ai contribuenti che non hanno perfezionato la procedura di regolarizzazione entro la scadenza originaria del 30 settembre 2023, sia a coloro che intendono sanare ulteriori violazioni riferibili allo stesso anno o ad anni precedenti.
Per calcolare gli importi dovuti nel caso di pagamento in unica soluzione o a rate, è possibile fare riferimento alla circolare n. 11/E del 15 maggio, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, che fornisce indicazioni dettagliate sulle modalità di calcolo.
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