I percettori di NASPI possono ricevere più soldi in quanto disoccupati. Presentiamo una panoramica sulle misure poco note.
Una volta terminata la NASPI cosa può fare un disoccupato per non rimanere senza entrate mensili? Ci sono alternative valide che in pochi conoscono e perdono molti soldi. Noi ve le sveliamo subito.
Il dipendente subordinato che perde involontariamente il lavoro ha diritto alla NASPI, l’indennità di disoccupazione erogata per un numero di settimane pari alla metà di quelle lavorate negli ultimi quattro anni. Il limite massimo di erogazione è di 24 mesi. L’importo percepito sarà pari al 75% delle retribuzione media dell’ultimo quadriennio e verrà ridotto del 3% a partire dal sesto mese.
L’entrata mensile servirà per non rimanere senza soldi mentre si cerca un nuovo lavoro oppure mentre si attende il pensionamento se si è prossimi ad uno scivolo pensionistico. L’aiuto è noto tra i disoccupati ma molti non sanno che dopo la NASPI ci sono altri sussidi economici da richiedere. Rimanere senza lavoro a 50 anni può essere devastante ma non bisogna scoraggiarsi. Mentre si cerca un’altra occupazione si avranno gli aiuti dallo Stato.
I percettori di NASPI terminati i 24 mesi di erogazione possono fare domanda di Supporto per la Formazione e il Lavoro, misura erede del Reddito di Cittadinanza dedicata ai cittadini occupabili tra i 18 e i 59 anni di età. Ha un valore di 350 euro al mese e viene erogata per dodici mesi al massimo. Poi non sarà più richiedibile. La somma permette di partecipare a corsi di formazione o aggiornamento per rendere il curriculum più interessante.
Un secondo aiuto è l’Assegno di Inclusione dedicato a chi ha in famiglia un componente minore, invalido, over 60 o vive in condizioni di svantaggio sociale. L’importo erogato parte dai 480 euro al mese per 18 mesi e la misura è rinnovabile per altri 12 mesi dopo un mese di stop. Per entrambi gli aiuti citati ci sono limiti reddituali, patrimoniali e la soglia ISEE di 9.360 euro da rispettare. Solo soddisfacendo le condizioni si potranno ricevere gli aiuti dopo la fine della NASPI.
Perderanno soldi anche i cittadini che non sanno che durante la fruizione della NASPI è possibile lavorare pur rimanendo entro determinati limiti reddituali. Nello specifico l’indennità è compatibile, ad esempio, con un rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato inferiore a 6 mesi con reddito entro la no tax area oppure con un rapporto di lavoro autonomo rimanendo entro i 5.500 euro.
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