La delibera della giunta sulla valorizzazione patrimoniale del Santa Maria della Pietà mette a rischio il futuro di questo bene comune

La Giunta Zingaretti per l’ennesima volta ha deciso di fuggire al confronto con il consiglio e con i cittadini e ha pubblicato, a ridosso di Capodanno.

Una delibera con la quale da il via ad un’operazione di “valorizzazione patrimoniale” dell’ex manicomio S.Maria della Pietà di Roma in barba alle leggi e alle 12.000 firme depositate dai cittadini a supporto di una proposta di legge di iniziativa popolare che da due anni attende di essere calendarizzata in consiglio.

Silvana Denicolò chi è
Silvia Denicolò e la delibera (ANSA) Lazio5Stelle.it

Questa Delibera di Giunta dà l’avvio a un percorso non condiviso di riutilizzo di questo importante bene e presenta alcune evidenti criticità, come il mancato rispetto della legge regionale 14 del 2008 e del protocollo d’intesa siglato da Regione Lazio e Comune di Roma dimostra la totale assenza di considerazione da parte della giunta Zingaretti alle delibere approvate dal Comune di Roma nel 2015 e dal municipio XIV nel 2016.

La delibera non considera inoltre che il PRG indica il Santa Maria della Pietà come una ‘centralità urbana. Dopo mesi di promesse da parte di Zingaretti e di alcuni membri della maggioranza quest’atto mette a rischio il futuro di questo bene comune che da decenni attende di essere restituito alla collettività e messo a salvo dagli appetiti privati.

Lo dichiara Silvana Denicolò, consigliera M5S Lazio

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