Gli sviluppi dell’indagine Mafia Capitale hanno reso evidente l’uso distorto delle cooperative per scopi diversi da quelli per cui sono state fondate e la connivenza con politici e amministratori corrotti, una tendenza da cui non sembrano sfuggire alcune cooperative per l’edilizia popolare.
Abbiamo depositato un’interrogazione indirizzata a Zingaretti, Refrigeri e Civita in merito ai Piani per l’Edilizia Economica e Popolare, ovvero gli strumenti urbanistici esecutivi con cui si individuano le aree in cui realizzare edilizia ‘popolare’ e che danno accesso ai finanziamenti regionali per l’edilizia ‘popolare’.
Molti inquilini hanno denunciato una serie di violazioni alle convenzioni stipulate tra concessionari e Roma Capitale, come la mancata decurtazione del finanziamento pubblico nell’applicazione del canone di locazione e casi di dismissioni di immobili in favore di terzi che, dopo l’acquisto, avevano intrapreso sfratti per morosità nei confronti degli inquilini.
Lo scorso 29 ottobre la Regione Lazio ha determinato il conferimento da parte del Consorzio Cooperative di Abitazione – Associazione Italiana Casa – A.I.C. Società Cooperativa a.r.l. e della Lega San Paolo Auto al Fondo Immobiliare “Housing Cooperativo Roma” gestito da POLARIS REAL ESTATE SGR S.P.A. dei complessi immobiliari di via Fillia, via Sant’Ilario dello Ionio e via Roberto Lerici a Roma.
Denunce dagli inquilini
Per tutti e tre i complessi sono state presentate denunce dagli inquilini per contestare ipotesi di truffa, attualmente oggetto di indagine. Nel procedimento di autotutela emerge che le società AIC e Lega San Paolo non hanno depositato la documentazione prevista dalla legge, ed in particolare il “piano economico finanziario”, ma solo un solo foglio che riporta in modo sintetico le voci di costo, l’ammontare del contributo regionale, senza evidenziare gli elementi temporali ed economici di sostenibilità dell’intervento.
La Lega San Paolo ha addirittura sfrattato gli inquilini perché, nonostante fossero uscite le nuove tabelle che applicavano canoni di locazione più bassi dei precedenti contratti che erano stati redatti in violazione di legge, chiedevano, in spregio a qualsiasi norma, canoni riferiti alle vecchie tabelle, violando la convenzione stipulata col Comune di Roma. La Regione Lazio, nonostante la pendenza di giudizi penali ed amministrativi, ha deliberato il conferimento ad un fondo immobiliare gestito da Polaris Real Estate Sgr S.P.A;
Un articolo della convenzione stipulata tra Roma Capitale e cooperative prevede la possibilità per il Comune di Roma di risolvere il contratto di concessione ogni qualvolta si verifichi una violazione, con la conseguenza dell’annullamento del diritto di superficie per i concessionari e il ripristino del pieno possesso dell’area da parte del Comune stesso che diverrà automaticamente proprietario anche dell’eventuale costruzione già realizzata.
Per questo motivo abbiamo chiesto a Zingaretti, Refrigeri e Civita se reputano corretto procedere al conferimento nel citato fondo immobiliare dopo che Roma Capitale ha riformato le tabelle avendo riscontrato la mancata detrazione del finanziamento regionale, con danno per inquilini, Regione Lazio e Roma Capitale, in pendenza di diversi giudizi penali, amministrativi e senza considerare che tali concessionari hanno palesemente violato la legge. Qualora l’avessero già firmata, ci chiediamo se è stata accertata la realizzazione delle opere di urbanizzazione da parte del concessionario. Sarebbe interessante sapere se è stato effettuato il pagamento in favore dell’amministrazione del corrispettivo delle aree concesse e se si è accertato che Roma Capitale abbia proceduto all’incasso delle fideiussioni assicurative e a comminare le sanzioni previste nelle convenzioni. Ci chiediamo infine se gli uffici abbiano vigilato sulla gestione delle cooperative che fruivano di contributi pubblici e se abbiano segnalato la vicenda alla Corte dei Conti per segnalare le omissioni poste in essere nell’uso dei finanziamenti.
Valentina Corrado